“Questi due esempi – ha continuato – sono fondamentali per noi. Il primo è Leonardo: sia noi che loro nella cybersecurity possiamo dare un contributo fondamentale non solo nell’ottica puramente tecnologica ma anche nel cosiddetto change management, cioè la possibilità di cambiare un pò la testa delle persone secondo un’ottica di prospettiva e di sicurezza integrata. Con Novartis – ha aggiunto – è un’alleanza bellissima che parte da due eccellenze, quella digitale e quella della scienza medica, per poi andare sul territorio a fare progetti veri, per esempio il ridisegno totale della medicina di prossimità o la ridefinizione di modelli per ridurre le code”.
Tra i tanti progetti ce ne sono anche alcuni nell’ambito del Metaverso, in particolare per la pubblica amministrazione. Ci si chiede, quindi, se ci sarà un miglioramento per gli uffici pubblici. “Credo – ha affermato Porro – che questo sia ancora da dimostrare. E’ una di quelle tecnologie che non dobbiamo buttare immediatamente all’interno di schemi di hype tecnologico troppo evoluti e con calma riuscire a identificare qual è effettivamente valore. Il Metaverso è una di queste, ci stiamo attrezzando cercando di capire quali siano le componenti tecnologiche, i mattoncini più importanti per definirla”.
Avere le competenze è fondamentale e per questo occorre investire in ricerca e sviluppo ma anche in progetti di formazione. Per Porro bisogna innanzitutto “attrarre i migliori talenti” e poi è necessario capire come trattenerli. “Credo – ha affermato – che il punto fondamentale sia dare loro modo di imparare. La nostra Academy ha più di 25 mila giornate di training sulle migliori piattaforme tecnologiche a livello nazionale e internazionale. Questo è il vero motivo – ha concluso – per cui non solo attraiamo i migliori talenti ma riusciamo anche a svilupparli e a farli crescere”.
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