“Siamo il punto di riferimento per oltre 11.000 pediatri italiani e abbiamo radici antiche. La società è stata fondata due secoli fa, nel 1898. La nostra mission è fare in modo di garantire ai bambini la miglior qualità possibilità di assistenza”, ha spiegato. A proposito di bambini, il pensiero corre ai piccoli in fuga dalla guerra in Ucraina e Agostiniani ha rivelato che nei primi giorni del conflitto la Società Italiana di Pediatria ha inviato, tramite la Croce Rossa, aiuti per 10.000 euro e ha deciso che una percentuale delle quote di partecipazione al Congresso sarà devoluta con lo stesso scopo.
Il tesoriere ha parlato anche del rapporto tra Covid e riduzione della socialità tra i bambini: “In alcuni casi, i minori sono stati colpiti da quella forma particolare chiamata Mis-C, ma sono stati più gravi i cosiddetti effetti collaterali, cioè la perdita di percorsi educativi, di vita sociale, di attività sportiva. Queste mancanze hanno inciso molto su una generazione di bambini. Possiamo dire che si è lasciata una cicatrice: un bambino di sei anni non recupera quel tempo e abbiamo già avuto i primi riscontri con una crescita estremamente rilevante di disturbi comportamentali dai 5 anni all’età dell’adolescenza”.
Agostiniani ha illustrato anche i temi del Congresso di Sorrento: “Attività formativa in presenza, punto sulle strategie vaccinali, effetti del Covid con particolare interesse all’entità non ben definita del long Covid e medicina di precisione”.
Proprio sulla medicina di precisione il tesoriere ha posto l’accento: “Mi sta molto a cuore. Non si tratta di trovare qualcosa di specifico per una certa malattia, ma di dar vita a una medicina basata sulla persone, si tratta di entrare nella logica di una medicina che curi quell’individuo dove la malattia sta creando dei problemi, considerando che ogni individuo è diverso da un altro e ciò vale per adulti e bambini”. Si approfondirà anche l’argomento della salute futura: “Parleremo di come nei primi periodi della vita si pongono le basi della salute futura – ha detto Agostiniani -. Nei primi 1000 giorni di vita si costruiscono percorsi di cambiamento metabolico determinante per il futuro, incidere in quel periodo lì è importante non tanto per una sola persona, quanto per la popolazione”. Più la collettività è sana, meno sarà il carico per la società. Infine un passaggio sulle sculacciate: educative o no? “L’argomento è scivoloso, non è tanto importante lo scapaccione quanto avere la chiarezza sui ruoli – ha concluso il pediatra -. Un conto è il ruolo del padre e della madre, un conto quello dell’amico, quando vedo bambini che trattano i genitori come compagni di banco vuol dire che le cose non vanno bene”.
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(ITALPRESS).