“Il nostro compito immediato ora è quello di rispettare i nostri impegni per continuare l’evacuazione sicura dei nostri cittadini, dei paesi partner e degli afgani a rischio, in particolare quelli che hanno aiutato i nostri sforzi – proseguono i ministri -. Chiediamo a coloro che occupano posizioni di autorità in Afghanistan di rispettare e facilitare la loro partenza sicura e ordinata, anche attraverso l’aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul. Finchè le operazioni di evacuazione continueranno, manterremo il nostro stretto coordinamento operativo attraverso mezzi militari alleati presso l’aeroporto internazionale Karzai”.
“Il popolo afghano merita di vivere in sicurezza, sicurezza e dignità e di costruire sugli importanti risultati politici, economici e sociali che ha realizzato negli ultimi vent’anni – si legge ancora nella nota congiunta -. Siamo al fianco degli attori della società civile che devono essere in grado di continuare a svolgere in sicurezza il loro ruolo significativo nella società afghana. Chiediamo a tutte le parti in Afghanistan di lavorare in buona fede per stabilire un governo inclusivo e rappresentativo, anche con la partecipazione significativa di donne e gruppi minoritari. Nelle circostanze attuali, la NATO ha sospeso ogni sostegno alle autorità afghane. Qualsiasi futuro governo afghano deve aderire agli obblighi internazionali dell’Afghanistan; salvaguardare i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare donne, bambini e minoranze; sostenere lo stato di diritto; consentire il libero accesso umanitario; e garantire che l’Afghanistan non serva mai più come rifugio sicuro per i terroristi”.
(ITALPRESS).