Qui un kamikaze carico di esplosivo, mischiatosi tra la folla di disperati alla ricerca di un volo che li avrebbe portati al sicuro, si è fatto saltare falciando l’esistenza di diverse decine di persone, e dilaniando i corpi di un gruppo di marines statunitensi: almeno 12 gli americani morti, anche se fonti di Washington non hanno nascosto i timori che il numero possa crescere. Così come è in continuo aggiornamento quello delle vittime afghane, più di 60. Pochi minuti dopo un’altra esplosione squarcia il cielo della capitale dell’Afghanistan all’esterno del Baron Hotel. Gli ospedali della città per tutto il pomeriggio sono stati presi d’assalto, a terra sotto il muro di recinzione dell’area dell’aeroporto decine di corpi smembrati, con il canale di scolo che si tinge del rosso del sangue di quanti, ammassati ai cancelli in attesa di un volo per la salvezza, hanno trovato la morte. Nessun italiano è rimasto coinvolto negli attentati. A pagare il tributo più pesante, tra gli occidentali, le forze statunitensi.
(ITALPRESS).