Le attività investigative che hanno consentito di ricostruire l’intera filiera della droga e di debellarla sono cominciate oltre un anno fa, con la cooperazione della magistratura e della polizia colombiana, insieme all’agenzia statunitense Homeland Security Investigations. Sono stati ricostruiti i rapporti tra i produttori di cocaina Colombiani e gli acquirenti sul territorio nazionale ed europeo che fanno capo a noti gruppi di criminalità organizzata operanti in Veneto, Lombardia, Lazio e Calabria. Fondamentale è stato anche l’utilizzo di agenti “sotto copertura” che si sono infiltrati nell’organizzazione, simulando di gestire la parte logistica.
La raccolta delle prove è stata resa possibile attraverso ben 19 “consegne controllate” consecutive, sviluppatesi fra maggio 2021 e maggio 2022, grazie alle quali sono stati individuati importanti mediatori nel sistema del narcotraffico mondiale e un cospicuo numero di vettori che operavano in Italia e all’estero. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati diversi veicoli, tra cui un Tir e un potente Suv e sono stati sequestrati 1milione e 850 mila euro in contanti.
Dopo l’estradizione negli Stati Uniti di “Otoniel”, al secolo Dario Antonio Usuga David, capo della temuta e potente organizzazione criminale del “Clan del Golfo”, l’operazione di oggi infligge un altro duro colpo al gruppo più importante tra i narcos colombiani. Oltre 60 finanzieri hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 38 persone tra Italia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Olanda e Colombia, tutte accusate di traffico internazionale di stupefacenti.
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(ITALPRESS).