Il fabbisogno del periodo da gennaio a novembre dell’anno in corso è invece pari a circa 63,5 miliardi, in miglioramento di circa 39,5 miliardi rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno (circa 103 miliardi).
Nel confronto con il corrispondente mese del 2021, il miglioramento del saldo è dovuto principalmente al versamento di 10 miliardi da parte della UE quale seconda rata annuale dei contributi a fondo perduto previsti dal Recovery Fund. Continua inoltre la crescita degli incassi fiscali, ascrivibile alla dinamica positiva dei contributi e dell’Iva, e si segnala il versamento all’entrata del bilancio dello Stato, da parte del Gse, di 890 milioni relativi ai proventi derivanti dall’attuazione dell’articolo 15-bis del decreto-legge 4 del 2022. Dal lato dei pagamenti si registrano: maggiori prelievi degli Enti di previdenza per l’erogazione dell’assegno unico e universale e del bonus previsto dal decreto-legge 144 del 2022; maggiore spesa delle Amministrazioni centrali e territoriali. Si segnala infine il pagamento dei rinnovi contrattuali del comparto Sanità. La spesa per interessi sui titoli di Stato è in lieve aumento di circa 220 milioni rispetto al valore dello stesso mese dell’anno precedente.
(ITALPRESS).
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