Si chiama ‘Metis’ ed esprime l’intelligenza istintiva che assume molteplici significati tra i quali l’intuito diagnostico e l’eterno rinnovarsi del ciclo della vita. E’ l’opera dell’artista pugliese Tiziana Sala, divenuta icona della conferenza internazionale World Thrombosis Day.
L’evento, accreditato al Ministero della Salute, ha fatto da ponte d’informazione tra le lacune e la conoscenza circa le cause e gli effetti della trombosi, la causa leader di morte nel mondo. La giornata mondiale della trombosi mira a riunire le società scientifiche di tutto il mondo il 13 ottobre (in memoria della morte del medico e patologo polacco Rudolf Ludwig Karl Virchow, primo a coniare il termine ‘trombosi’) e la sua prima edizione s’è avuta a Lucera, la scorsa settimana, nella raffinata cornice del Teatro Garibaldi: un’accurata, quanto analitica, ricognizione dei risultati delle ricerche scientifiche, tecniche e tecnologiche, comunque funzionali all’adozione di metodi di prevenzione e lotta condivisi.
Un appuntamento interessante, una finestra sul mondo della salute e della prevenzione curata dai professori Angelo Benvenuto, Nicola Ciavarella e Pasquale Saracino, che ha offerto agli specialisti partecipanti una “visione prismatica dello stato dell’arte, ovvero dei risultati- condivisi a livello mondiale- della ricerca scientifica, storica e di quella innovativa”. E’ da questo ‘intreccio artistico-scientifico’ che s’incastra perfettamente Metis, la dea dell’intelletto di Tiziana Sala che s’apre raggiante all’occhio dell’osservatore, facendo luce- a colpi di vortici e con olio su tela 100×100 – sulle diverse patologie mediche e chirurgiche accomunate tutte dalla complicanza trombotica.
Tiziana Sala, nativa di Bari, non è un nome nuovo per il panorama artistico nazionale: da anni la donna esprime con le sue opere “la continua ricerca tra materia e spirito, imprimendo su tela sentimenti e sensazioni, sollecitati anche dalle tematiche affrontate, sprigionando la creatività tra la natura fisica finita e l’infinita libertà del pensiero”.
Ancora una volta la Puglia s’afferma con unicità e talento, in segno d’una terra autentica e dalle mille risorse; le stesse potenzialità che, ogni giorno e al levar del sole del Sud, non smettono di lottare per essere valorizzate e conservate, in un continuo tira e molla tra tradizioni e innovazioni troppo alteranti.