- Lo specialista in cardiologia interventistica ed emodinamica a capo della Fondazione Gise onlus
- La Fondazione si occupa di finanziare la ricerca scientificanell’ambito della cardiologia interventistica
- “Un onore, ma anche uno stimolo a proseguire sulla strada tracciata sin qui”, afferma Marchese
Alfredo Marchese, specialista in cardiologia interventistica ed emodinamica nelle strutture pugliesi di GVM Care & Research Anthea Hospital e Ospedale SantaMaria di Bari e Villa Lucia Hospital di Conversano, è il nuovo presidente della Fondazione GISE Onlus. Una nomina che arriva a coronamento di una importante carriera e di una instancabile dedizione alla pratica e alla ricerca clinica, ma anche uno stimolo, come dichiara Marchese, a continuare a impegnarsi nel sostegno alla ricerca, alla formazione e all’innovazione.
“Questa nomina rappresenta un riconoscimento alla mia figura professionale e al lavoro svolto in questi anni all’interno della Società scientifica GISE (Gruppo Italiano di Studi Emodinamici), che mi ha visto impegnato da prima come delegato regionale, poi come consigliere nazionale e, successivamente, come presidente del Congresso nazionale e tesoriere della società scientifica – spiega Marchese – Un onore, ma anche uno stimolo a proseguire sulla strada tracciata sin qui, in ottica di coerenza e proattività al fine di stimolare, sviluppare e coordinare progetti di ricerca scientifica ed educazionali orientati all’innovazione, collaborando con associazioni, agenzie e aziende sanitarie e promuovere e ampliare la raccolta dei dati di attività delle procedure di cardiologia interventistica”.
Cos’è la Fondazione Gise
La Fondazione per la ricerca e l’innovazione in cardiologia GISE è una Onlus che opera in Italia e nel mondo finanziando la ricerca scientifica di particolare interesse sociale e la formazione nell’ambito della cardiologia interventistica, perseguendo finalità di interesse collettivo e di solidarietà sociale e promuovendo lo sviluppo della conoscenza umana nel settore medico-scientifico, in particolare nel campo delle malattie cardiovascolari e della Cardiologia Interventistica. Mission della Fondazione è promuovere studi liberali, creare borse di studio per favorire e incentivare il processo di ricerca, intrattenere scambi culturali con le università e sostenere la formazione di medici e operatori sanitari in Paesi in via di sviluppo e aree di crisi, dove invia professionisti di rilievo e attrezzature per accrescere la qualità dell’offerta sanitaria.
“In un momento di crisi economica diventa fondamentale riuscire a sostenere la ricerca, perché rimanga un valore fondamentale dell’attività culturale di questo Paese – dichiara Marchese –. Senza ricerca non ci sono innovazione e sviluppo, e l’Italia non può rimanere indietro. Riuscire a dare un’opportunità ai nostri giovani ricercatori e medici, perché possano portare avanti progetti di ricerca nel loro Paese senza dover andare a cercare fondi all’Estero è l’obiettivo della nostra Fondazione”.
La carriera di Alfredo Marchese
Il percorso professionale di Alfredo Marchese inizia all’Istituto di Cardiologia di Bari, dove si specializza e completa un dottorato di ricerca che lo porta, per 3 anni, all’Università di Lille in Francia, sotto la guida del professor Bertrand, allora presidente della Società Europea di Cardiologia. Al suo rientro in Puglia nel 1996 ed a soli 32 anni dirige l’équipe di cardiologia interventistica all’Ospedale Santa Maria di Bari, dove introduce le competenze acquisite nelle procedure di angioplastica, allora non molto diffusa in Italia. Il suo percorso professionale lo porta poi a mettere le sue competenze al servizio di altre due strutture pugliesi, Anthea Hospital di Bari e Villa Lucia Hospital di Conversano, dove si occupa del trattamento di patologie coronariche e valvolari complesse anche attraverso l’uso di metodiche combinate di assistenza ventricolare che consentono di trattare pazienti complessi sia bisognosi di rivascolarizzazione coronarica che di interventi percutanei di sostituzione valvolare come la TAVI.
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