Promosso a pieni voti: 10. Manca solo la lode, ma una lode ideale se l’é meritata sul campo Riccardo Laconi, studente modello di 13 anni della Scuola Alfieri di Cagliari. Non solo per la media altissima in tutte le materie, ma soprattutto per quel coraggio dimostrato nell’aver voluto sostenere l’esame di terza media in lingua sarda.
A Riccardo rimarrà impresso per tutta la vita il giorno di questa importante prova d’esame, superata in modo brillante. “Ho voluto rivendicare con orgoglio il diritto di potermi esprimere con la mia lingua in contesti ufficiali, come un esame – racconta Riccardo – ma mi piacerebbe poter parlare anche il sardo con i miei amici, nelle situazioni quotidiane”.
La storia di questo adolescente che ha utilizzato la lingua della sua terra per parlare di bioedilizia, case campidanesi in terra cruda e sviluppo ecosostenibile, ha commosso e catturato l’attenzione di tutti in Sardegna. Dagli ambienti accademici ai singoli cittadini e perfino il mondo degli emigrati.
L’argomento glielo ha suggerito la docente di tecnologia, Rina Pinna, sempre attenta ai temi legati alla Sardegna. Parla con orgoglio la preside: “Abbiamo tante eccellenze in questo istituto – sottolinea Graziella Artizzu – ma Riccardo si é distinto anche per i suoi molteplici interessi che vanno oltre le attività didattiche“.
Toccanti le parole della imprenditrice ‘green’, pluripremiata a livello europeo, Daniela Ducato. A lei e al suo progetto il ragazzo ha dedicato parte della tesina. Appresa la notizia è giunta da Guspini per incontrarlo e regalargli un libro avvolto in un sacchetto di lana di pecora e con una dedica speciale: “Caro Riccardo, sei per noi sardi simbolo di orgoglio e di speranza”. Il sardo è diventato per lui familiare non in casa, nonostante la madre gli abbia sempre fatto capire l’importanza di mantenere ben salde le proprie radici.
“È tra i banchi di scuola che è nato l’interesse e l’amore per questa lingua – spiega la prof. Pinna – grazie anche all’insegnante di italiano che con pazienza ha preparato gli alunni a recitare una commedia in sardo, è passato dal sardo all’inglese e al francese con disinvoltura”. Una scelta dettata dalla sua passione e dall’amore per la sua Sardegna.
“Ho scelto di parlare il sardo perché è una lingua come il francese e l’inglese e soprattutto è la lingua della mia terra – racconta Riccardo con orgoglio e visibilmente soddisfatto per l’esito ottenuto all’esame di terza media – attraverso la sua conoscenza entriamo in contatto con la cultura e le tradizioni dell’isola. In Sardegna abbiamo una infinità di risorse che non vengono né sfruttate, né valorizzate.
Il mio pensiero va agli emigrati, a chi è costretto a lasciare l’isola per non poterci tornare più, come il mio trisavolo, alla fuga dei cervelli – afferma – se dovessi da grande lasciare la mia Sardegna perché non ci sono alternative all’emigrazione, la mia partenza non sarà un addio, ma un arrivederci”.