Sabato sera ero a Montescaglioso (Matera) al cinema Andrisani per la proiezione di “Noi e la Giulia” alla presenza del regista attore Edoardo Leo e dell’attore Luca Argentero.
Un film che come Lucana Film Commission abbiamo contribuito a produrre allestendo la due terzi del film in Basilicata dalle parti proprio di Montescaglioso.
I gestori del cinema sono straordinari. La sala è un gioiello da 350 posti. Abbiamo organizzato assieme l’evento.
Un grande scoglio l’invasione delle grigie sfumature per poter organizzare una serata del genere nel primo week-end decisivo di programmazione per “Noi e la Giulia”. Considerata l’ottima collaborazione che abbiamo stretto con il produttore Lucisano e la Warner Bros otteniamo l’allungo sulla promozione da Bari.
La famiglia Di Sabato conosce il mestiere e riesce a strappare una deroga per l’ultimo spettacolo riservato alle frustate sadomaso. Solo tre giorni per promuovere la serata. Ma in quella sala funziona la prenotazione online e il rapporto con il pubblico. Noi curiamo ufficio stampa e promozione social. Venerdì alle 16 abbiamo già il sold out.
Sabato dobbiamo fronteggiare solo quelli che hanno chiamato tardi e vorrebbero esserci.
Arrivo a Montescaglioso a 20 minuti dallo start annunciato. E’ una festa di cinema. Giovani in jeans e signore in pelliccia si accalcano nella bella hall di un cinema organizzato in ogni dettaglio e con personale di sala altamente qualificato. Saluti, strette di mano tra i cartelloni del cinema storico e del prossimamente. Organizzo le interviste per i giornalisti. Il pubblico assiepa la sala. La mia miglior soddisfazione è organizzare proiezioni con sale piene di spettatori. Incontro Vanni, caro amico di facebook che sta sul confine pugliese e che ha portato un suo amico cinefilo in carrozzella. Saluto maestranze lucane e creativi lucani, altre persone che stanno avviando in Basilicata un importante progetto di post-produzione.
Arrivano puntualissimi Leo e Argentero e si concedono ai fans: selfie, foto e pacche sulle spalle con chi ha lavorato al film. L’ufficio stampa della Warner è favorevolmente colpito per l’organizzazione e l’accoglienza. Sul palcoscenico una scenografia con cubi e piante. Una decina di ragazzi e adolescenti attendono i due protagonisti . A Montescaglioso in quel cinema da anni si lavora a stretto contatto con il Festival di Giffoni. I ragazzi sono cresciuti a pane e cinema in quel paese. Le loro domande sono forbite, colte, a volte cazzute, Non è la prima volta. Anche con Rocco Papaleo era già andata in questo modo. Qualcuno potrebbe pensare anche ad una lezioncina ben preparata a memoria. Invece il botta e risposta registra l’autenticità dei ragazzi. . Anche i più’ scettici in platea constatano che i giovani di Montescaglioso sul palco hanno un’idea di cinema e di appartenenza generazionale. Contenuti belli e vivi. Niente politici sul palco con il microfono. Ancora saluti, foto, interviste. Medito sul fatto che se attori e attrici di successo s’impegnassero di più per le promozioni in provincia il nostro cinema guadagnerebbe molti nuovi spettatori. Sono le 23 e inizia il film.
Non pensavo fosse così riuscito e significativo “Noi e la Giulia”. Un film attuale e giusto. Non mi permetto di fare critica. Mi permetto però di riportare quella di un blogger http://rfuresi.blogspot.it/2015/02/noielagiulia-recensione-di-un-gran-bel.html . Sono lieto di aver contributo ad un progetto molto professionale per capacità di realizzazione e promozione e che fa bene all’industria nazionale. E fa piacere che aggiunga alla storia del cinema lucano un titolo di quelli che restano.
Ho incrociato questo progetto di rimbalzo. Agl’inizi del mio incarico avevo lavorato con Fulvio Lucisano e Giulio Steven su un progetto poi realizzato da un’altra parte. Il lavoro di sopralluogo non era pero’ passato inosservato. Gli elaborati ricavati dalla sceneggiatura giudicati di grande qualità. Per questo ci hanno proposto “Noi e la Giulia”: E con Giuseppe Melillo abbiamo trovato la masseria storica fortificata che ha subito convinto tutti. L’ospitalità è stata meridionale. Ora Montescaglioso è nella mitomania del cast del film.
In “Noi e la Giulia” e’ molto bella la scena della festa finale. Un centinaio di comparse. La notte delle riprese avevo in consegna dei produttori cinematografici cinesi . Erano appena arrivati da Pechino ma subito volevano vedere luoghi e capire il contesto. Abbiamo portato su quel set grande e ben attrezzato i produttori cinesi e probabilmente quella notte abbiamo strappato ad altri competitor italiani il film che qualche mese dopo abbiamo girato a Matera.
Vorrei fare cinema con la stessa passione che ha animato Ronconi nel fare il suo teatro.
Vorrei realizzare sogni e utopie come quelli che animano la sgangherata combriccola di “Noi e la Giulia”. Vorrei vedere quei giovani che ieri sera erano sul palco dell’Angrisani realizzare i loro sogni. Vorrei vedere i cinema di provincia con la stessa bell’aria che ieri sera si respirava a Montescaglioso.
Lascia un commento