A costo di sembrare ripetitivo, tengo sempre a precisare che quando si parla di innovazione non si deve per forza parlare di tecnologia. L’innovazione è (anche) un modo nuovo di pensare il presente e curare la tradizione: in nome del rispetto dell’ambiente, delle persone e della cultura. Il pippone moralista era necessario per introdurre uno degli ospiti di questa puntata di Start Me Up, cioè Giuseppe Rivello che al telefono mi racconta di Campdigrano, “Una summer school di formazione sul campo”. E nessuna delle parole è usata a caso perché la formazione si svolgerà proprio nei campi di Caselle in Pittari (SA) tra il 12 e il 19 luglio. Un periodo durante il quale trenta realtà agricole provenienti da tutta Italia approfondiranno tematiche legate al mondo dell’agricoltura, dalle tecnologie in uso, agli aspetti socio economici legati alle società di tipo rurale. I posti disponibili non sono ancora molti ma per chi volesse fino al primo luglio c’è la possibilità di iscriversi qui. Il camp di grano è un’iniziativa del Rural Hub, organizzata in collaborazione con la Proloco “Caselle in Pittari” insieme a Cumparete, CIA Campania e Libera Terra Mediterraneo, Condotta Slow Food Camerota e Golfo di Policastro.
La settimana di innovazione rurale è propedeutica alla celebrazione del Palio del grano, che ormai da undici anni si svolge nella seconda metà di luglio sempre a Caselle in Pittari. Una vera e propria festa che celebra il forte legame che la comunità ha con la terra: una mole di sentimenti, tecniche e saperi che rischiavano di andare perduti per sempre. Un po’ come tutti i semi raccolti nella biblioteca del grano – altra iniziativa raccontata da Giuseppe nel corso dell’intervista – che anno dopo anno vengono distribuiti ai vari contadini che fanno parte del circuito Terra Madre in modo così da tenere vive specialità vegetali a rischio di estinzione.
Giuseppe è stato uno dei protagonisti dell’ultimo incontro di NA StartUp e dopo aver raccontato il suo progetto alla community campana ha potuto raccontarlo a tutto il sud Italia attraverso i microfoni di Start Me Up.
Restando in tema cibo, altro ospite di questa puntata è Andrea Pastina, startupper romano che insieme a alcuni soci ha fondato ormai qualche anno fa Pubster, un’app che permette ai gestori di locali di fidelizzare la propria clientela. “La fidelizzazione – mi spiega Andrea – non si basa sul consumo di ogni cliente, ma semplicemente sul fatto che il cliente torni in quel locale”. Così indipendentemente dal numero di consumazioni un cliente avrà diritto a ricevere dei punti che poi gli permetteranno di ricevere un premio da parte del gestore del locale. I numeri hanno dato ragione ai ragazzi di Pubster che contano locali in gran parte del centro Italia e in questi giorni sono partiti alla conquista del mercato romeno. Se qualcuno volesse consigliare al proprio locale di installare Pubster, il team sarà felice di premiarlo con 30 euro di buoni Amazon.
La puntata numero 29 di Start Me Up si chiude con Marco Zapparoli, il fondatore della casa editrice Marcos y Marcos. Con Marco si fa un po’ il punto su Letti di notte, manifestazione che si è svolta tra il 20 e il 21 giugno in tutta Italia. Il punto di forza della manifestazione è rappresentato dal coinvolgimento diretto degli stessi librai e bibliotecari che scelgono il modo migliore con cui coinvolgere il proprio pubblico. Con Start Me Up abbiamo seguito l’evento messinese che si è svolto alla libreria Colapesce con la partecipazione di Agromobile e Donnafugata. L’intervista con Marco si sposta poi sulle numerose iniziative della Marcos y Marcos che coinvolge sempre i librai, categoria solitamente esclusa durante le manifestazioni culturali che riguardano la lettura. Per questo motivo la casa editrice di Milano organizza già dallo scorso anno il Giro di Italia in Ottanta Librerie, una carovana di biciclette che in questo periodo sta percorrendo la riviera adriatica per promuovere la lettura in modo divertente e capillare. Questa manifestazione come anche Letti di Notte dimostra quanto Marcos y Marcos abbia a cuore la sorte dei librai. Va da sé che uno degli impegni della casa editrice è quello di sostenere sempre più questa categoria che seppur tra tanti sforzi, dimostra che “fare libreria è ancora possibile”.
Due parole su Start Me Up:
C’è un sud in movimento e con Start Me Up lo racconto in radio: un appuntamento settimanale che cerca di mettere in risalto i progetti e le storie di chi scommette sulla propria idea e la porta avanti. Ho scelto la radio perché l’ho sempre reputato il mezzo a me più congeniale ed è quello che permette di creare connessioni con più facilità. Sono di Messina, ma non ho mai immaginato un programma incentrato solo sulla mia città. Sin dall’inizio l’intento era quello di raccontare quello che succede da Roma in giù, cercando di fare rete con le altre città del Sud Italia.
Se fino a un anno fa, conducevo il programma in una radio locale messinese, dallo scorso novembre posso contare sul supporto di Spreaker e Keedra, che mi danno una mano a essere presente con un podcast on-line ogni settimana.
la foto di copertina è stata presa qui