Il suo utilizzo si sta diffondendo notevolmente, soprattutto nel campo alimentare come prodotto dietetico e salutista, con possibili applicazioni anche nell’industria cosmetica e farmaceutica: stiamo parlando dell’alga spirulina, molto conosciuta in Francia e in altri paesi extraeuropei ma pochissimo sfruttata in Italia. Ma su questa hanno deciso di puntare due giovani fratelli reggini, Francesco e Vittorio D’Aleo, che hanno scelto di scommettere in casa propria creando una start-up, dal nome “MicroFarm Spirulina”, la prima in Calabria e nel centro-sud, nell’ambito delle biomasse algali che si occuperà di sfruttare la biomassa prodotta da parte della particolare microalga.
La nuova azienda avrà sede legale e operativa nella provincia di Reggio Calabria. La realizzazione dell’impresa è possibile grazie a un finanziamento ottenuto da parte dell’agenzia nazionale Invitalia. “L’idea di sviluppare questo progetto – spiegano i due fratelli – risale a qualche anno fa, ma proprio le difficoltà relative a ottenere l’accesso al credito per le start-up avevano frenato l’iniziativa. L’opportunità è arrivata dal bando che InvItalia ha pubblicato per finanziare le imprese giovanili. Il progetto è piaciuto e in questi giorni si sta ultimando la documentazione necessaria. A breve inizierà la realizzazione delle strutture e degli impianti che permetteranno di iniziare la coltivazione. La coltura e la preparazione implicano grossi investimenti e grande competenza“, ma la sfida dei due giovani imprenditori se pur non facile punta a un mercato in crescita e con ampi margini di sviluppo.
Francesco D’Aleo è microbiologo in formazione specialistica post-laurea presso l’Università degli Studi di Catania con sede distaccata a Messina. Ha esperienza in microbiologia clinica e micobatteriologia. Esperto in microalghe e produzioni microalgali, è consulente microbiologo di produzione ittiche. Già consulente della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
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