La Puglia non è solo in Puglia. Ma in qualsiasi angolo del pianeta. Perché trovi pugliesi dovunque. E c’è una generazione di giovani che parte senza mai lasciare del tutto la propria terra. Custodendo lo stesso amore struggente. Senza mai interromperlo. Anzi. In tanti non cambiano nemmeno la residenza. A ferragosto rientrano. Ne sto incontrando numerosi perché la Puglia che vogliamo generare ha bisogno del loro sguardo largo, dei loro saperi pregiati, delle loro reti estese di relazioni. E delle loro idee.
Occhi pieni di vita, mani cariche di energia, e tanta fiducia nella possibilità di farcela. Per noi non sono spettatori ma diversamente protagonisti. Che la vita ha condotto altrove. Costituiscono una delle risorse più pregiate di cui disponiamo per connettere la Puglia col mondo. Con loro vogliamo scrivere un capitolo importante delle cose da fare nei prossimi anni. Un’inedita politica pubblica dedicata ai pugliesi altrove che non smettono di restare pugliesi. Perché non si tratta di continuare. Ma di scompaginare. Siate realisti, chiedete l’impossibile, ripeteva un vecchio adagio di qualche decennio fa. Bene. Immaginare di fare in Puglia cose che non si sono mai fatte altrove. Un laboratorio di visioni. E di comunità. Ecco perché abbiamo bisogno di tutti. Perché le persone contano. Anche da lontano.
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