Si chiama Rossella Lucà, è siciliana (nata a Gela) ed è una ricercatrice.
È lei la prima autrice della ricerca che ha individuato la proteina che agisce come interruttore del tumore al seno.
Come molti altri giovani talenti italiani, è dovuta volare fino in Belgio, all’Università di Leuven, per seguire sogno professionale.
“Nella mia famiglia – racconta la dottoranda – si sono purtroppo verificati alcuni casi di cancro al seno. Per questo motivo quando avevo 16 anni ho deciso che avrei lavorato sodo rendermi utile nella lotta a questo tumore”.
Nel 2002 da Gela si è trasferita a Catania, dove si è laureata in Biologia tre anni dopo.
La seconda destinazione è stata l’università Tor Vergata di Roma, dove è entrata a far parte del team di ricerca italo-belga che studia il tumore alla mammella.
Poi in Belgio.
Oggi la dottoressa Lucà firma lo studio, appena pubblicato sulla rivista del Laboratorio europeo di Biologia molecolare Embo Journal, che rivela che nella proteina responsabile della più comune forma di ritardo mentale ereditario, la sindrome dell’X Fragile, contribuisce anche alla progressione del tumore alla mammella. “Un risultato importante – sostiene Rossella Lucà – perché permetterà di svolgere dei test per prevedere le metastasi”.
“Potrei andare a New York o in California, – racconta la giovane biologa – ma il mio sogno sarebbe quello di tornare in Italia. Perché mi fa rabbia che non si possa fare ricerca nel nostro Paese”.
Foto: Internet
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