Da Messina alla conquista di Los Angeles grazie al Sicily Food.
Si chiama Giacomino Drago con le sue ricette tipiche, ricche di sapore e genuina tradizione, ha trasformato il cibo in luogo di culto dello star system hollywoodiano, accendendo i riflettori sulla vera cucina siciliana.
Drago si è trasferito a Los Angeles alla fine degli anni Ottanta dando il via ad una formula di ristorazione rivoluzionaria e innovativa.
Scavalcando i luoghi comuni di vecchie pellicole e mal doppiati copioni, ha infatti reinterpretato al pubblico la definizione di gastronomia isolana, ritoccandone il gusto e raffinando il palato.«Quando sono arrivato a Los Angeles – ha raccontato in un’intervista a Daniela Corso sul sito Cronache di Gusto – la gastronomia siciliana era percepita come spaghettimeat balls e peperonata con cipolla. Oggi abbiamo introdotto piatti che rappresentano la vera cucina siciliana».
Oggi gestisce nove ristoranti, ciascuno con caratteristiche e priorità differenti, al servizio di una clientela che va dall’ «upper casual» all’ «upscale». Turisti, gente del posto, razze e costumi di differente etnia, tutti accomunati dall’intransigente rituale della tavola apparecchiata all’italiana.
La food revolution è nata così: «All’inizio non si trovavano le materie prime. Con il passare degli anni sono migliorati il trasporto e la distribuzione ed è diventato più facile accedere agli ingredienti necessari per poter cucinare piatti in versione originale».
Così è divenuto possibile entrare al Cheese Store di Beverly Hills, uno dei negozi di nicchia migliori e trovare il miele di Galati Marmetino, o entrare al «Panzanella Restaurant» sulla Ventura Boulevard di Los Angeles e ordinare rigatoni alla Norma per poi concludere con una cassata. Olio, orto, formaggi prodotti in proprio e preparati con conserve, mischiano e proclamano il sapore vincente del cibo del made in Italy, marchio e icona del viver bene.