Un “Viaggio nelle regioni d’Italia“ (Ed. Rubbettino) viste a 360 gradi tra cultura e arte, natura e turismo, ma anche attraverso i problemi quotidiani della gente incontrata strada facendo. E’ la chiave di lettura del Belpaese fatta da Tommaso Cariati, docente, ma anche ricercatore presso l’università della Calabria. Il libro raccoglie i racconti di viaggio scritti tra il 2007 e il 2011: 22 storie di città e regioni raccontate al contrario, partendo dal Sud, dalla Sicilia, per arrivare nel profondo Nord del Trentino Alto Adige.

L’autore è andato ricostruendo una sorta di “geografia intellettuale“: citando scrittori e poeti, ha cercato di cogliere lo spirito del luogo, parlando “dell’universo dei paradossi” della Sicilia e di Palermo “città sfuggente“, che “spesso uccide i suoi figli migliori, don Pino Puglisi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino“. La Calabria, terra d’origine di Cariati, viene raccontata attraverso la “grecità che resiste“, con la natura ma anche la dura vita degli emigranti, che “non impedisce però che in questa terra si verifichino i fatti di Rosarno“. “L’incredibile” Matera, con la Puglia “oriente d’Italia“, fanno da contraltare alla “Campania infelix“, una terra dove solo il “popolo fantasioso e creativo” ha impedito a tutto di finire al “collasso“. Una regione dove le guide turistiche si devono aggiornare con le mappe della terra dei veleni e della diossina. Il Viaggio prosegue poi veloce su per la penisola, al contrario dei percorsi del Gran Tour, ma con uno sguardo altrettanto attento alla cultura, all’arte, alla natura, ma anche all’economia, alla vita di tutti i giorni, vista con gli occhi degli amici incontrati e del piccolo figlio dell’autore, Pietro, a cui andrà in eredità il Paese.