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Il made in Italy può salvare il Sud. Ecco i dati
01 Gen 2015 08:28

Il cibo Made in Italy piace sempre di più nel mondo, soprattutto tra Natale e Capodanno. Lo rivela un rapporto di Confartigianato, secondo il quale le esportazioni di prodotti alimentari nel 2014 sono aumentate rispetto al 2013 del 2,9%.

Tra panettoni, pandoro, cioccolato e altri prodotti dolciari le esportazioni hanno toccato i 279,7 milioni di euro.

Il boom riguarda Russia (+35,8%), Polonia (+24,8%), Regno Unito (+19,5%). Nel complesso, le esportazioni alimentari nel 2014 hanno raggiunto un valore complessivo di 20,7 miliardi.

“I prodotti della nostra tradizione alimentare – sottolinea il Presidente di Confartigianato Torino Dino De Santis sono un enorme patrimonio culturale ed economico che va difeso e valorizzato. Abbiamo un’occasione imperdibile, Expo 2015, per offrire visibilità internazionale a questi ‘tesori del palato’. Confartigianato sarà protagonista all’Esposizione universale dove porterà l’eccellenza della produzione artigiana, per mostrare al mondo la qualità dell’autentico Made in Italy”.

In testa alla classifica regionale vi è la Lombardia (11.209 aziende), seguita dalla Sicilia (10.127 imprese) e dall’Emilia Romagna con 8.166 imprese artigiane del settore alimentare, mentre il Piemonte ne conta 6.778 (+7,4%).

Per pasticcerie, panifici e gelaterie gli aumenti tendenziali sopra la media nazionale (+0,5) sono quelli di Trentino Alto Adige (+1,9%) e Calabria (+1,7%).

Per i prodotti a base di carne (comparto in flessione a livello nazionale, -5,2%) si registra un aumento significativo in Puglia (+14,3%), mentre il Piemonte subisce una flessione (-2,4%).


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