Si chiama Carmelo Carmeni, 41 anni, originario di Randazzo, un paesino alle falde dell’Etna. E soprattutto è il campione del mondo di forgiatura 2013. Il titolo se lo è aggiudicato a Stia nel corso della ventesima biennale dell’arte fabbrile. Il tema della gara era la plasticità, e il fabbro di origini catanese è riuscito ad avere la meglio su 200 colleghi provenienti da 20 paesi stranieri, con un’opera ispirata alla sua terra.
“Uno, nessuno e centomila”, questo il nome della scultura, di influenze pirandelliane, con la quale Carmeni si è piazzato sul gradino più alto del podio, riuscendo a tirare fuori da un freddo e insignificante pezzo di ferro una vera e propria opera d’arte. Il fabbro catanese ha preceduto nella classifica individuale l’austriaco Peter Reisinger e l’altro italiano Fabrizio Boccingher.
A decretare la vittoria del quarantunenne siciliano è stata una giuria internazionale di sei esperti del settore e professori d’arte, presieduta dal Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Firenze, Paolo Blasi, e composta da autorevoli esperti del settore quali Michael Bondi (Stati Uniti), Pavel Tasovsky (Repubblica Ceca), Cristoph Friedrich (Svizzera), Chris Topp (Inghilterra) e Peter Elgas (Germania).
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