Il genocidio del Ruanda (dove a partire dal 6 aprile 1994 furono uccise 800.000 persone) è una delle pagine più insanguinate della storia del XX secolo.
Da molti anni è forte il legame tra una scuola di Matera e la comunità ruandese di Musha, dove padre Hermann Schultz, missionario salesiano ha fondato una comunità in cui accoglie gli hutu e i tutsi che cercano rifugio in seguito all’eccidio della “notte delle stelle cadute”.
Il liceo classico Emanuele Duni, con 150 anni di storia, ogni anno da 18 anni organizza un Banco della Solidarietà, per raccogliere fondi per una borsa di studio destinata ai ragazzi di Musha (http://www.materainside.it/il-banco-della-solidarieta-il-filo-sottile-tra-il-liceo-classico-e-duni-e-il-villaggio-di-musha/#prettyPhoto).
Quest’anno, accanto al tradizionale banco, c’è stata anche una rappresentazione teatrale, ideata e portata in scena da più di 200 studenti, dedicata agli ultimi 40 anni di vita della loro scuola.