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Gli spazi abbandonati diventano buone pratiche per il #Sud
14 Ott 2015 08:44

Un evento dedicato agli spazi da rivalutare, è in poche parole questo l’argomento su cui ruoterà Nuove Pratiche Con il Sud – Spazi da non perdere. L’evento è promosso da Fondazione CON IL SUD, con Fondazione Sicilia e coincide con la seconda edizione del Nuove Pratiche Fest ideato da Clac e Pescevolante. L’intervista che ho realizzato per Start Me Up a Cristina Alga parte proprio da quel CON messo in evidenza. “È lo spirito che anima la fondazione con il Sud che vuole aiutare il mezzogiorno di Italia non con pratiche assistenzialiste ma lavorando al fianco delle persone che decidono di restare e voler cambiare le cose”.

Uno spirito sposato appieno dall’associazione Clac di Palermo (e che Cristina rappresenta) che ha deciso di unire la seconda edizione del Nuove Pratiche Fest con la manifestazione Nazionale organizzata ogni anno dalla Fondazione Con il Sud. Gli spazi saranno al centro del dibattito, quelli negati e non più utilizzati. I cosiddetti beni comuni che possono essere, se opportunamente gestiti, un’occasione di rilancio per il Sud Italia, “sopratutto per quei ragazzi che si sono formati in campo umanistico e culturale e potrebbero attraverso l’apertura e la condivisione di questi spazi creare nuove occasioni di lavoro”, continua Cristina.

Non è poi un caso che Nuove Pratiche Con il Sud si svolgerà all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, “una ex stazione ferroviaria che oggi ospita un allestimento multimediale che raccoglie tutto il materiale che racconta il mare e i cambiamenti di Palermo visti con gli occhi dei cittadini”. Un lavoro portato avanti dall’associazione Clac che al momento sta sperimentando la cogestione di questo bene insieme al Comune di Palermo. Nuove Pratiche con il Sud partirà il 15 e andrà avanti fino al 17 ottobre: l’ingresso è gratuito ed è possibile consultare il programma completo sul sito conilsud.it.

Si passa poi a un altro evento che si svolge a Capri ormai da circa trent’anni. Sto parlando del XXX convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria che si svolgerà sabato 17 ottobre. Con Angelo Marra, Presidente Giovani Imprenditori di Reggio Calabria e secondo ospite della puntata, facciamo un po’ il punto sul concorso per startup indetto in occasione del convegno.

Il concorso è rivolto a startup (o anche alle sole persone fisiche) con idee riguardanti i settori Digital, Food e Tourism. In palio grant, deposito del marchio (o brevetto nazionale) e percorsi di incubazione. A giudicare le idee ci sarà una giuria eterogenea per competenza e provenienza. “Abbiamo cercato di individuare gli incubatori italiani più attivi – dice Angelo al telefono – e gli abbiamo chiesto di partecipare all’evento”. Come Start Me Up vi terrò aggiornato sull’esito della gara, nel frattempo se voleste saperne di più vi invito a visitare capri2015.splashthat.com.

Chiude la puntata l’intervista a Giovanni Milazzo, che da circa un anno è a capo del progetto Kanesìs. Questa startup catanese sta lavorando per mettere in piedi la filiera produttiva della canapa industriale. L’ho incontrato durante il primo Open Day del FabLab Messina (ne ho parlato qui), dedicato al riciclo. Proprio per questo l’intervista parte dal filamento che Kanesìs ha creato per la stampa 3D e che ha origine dagli scarti della canapa “un prodotto di per sé straordinario a cui si aggiungono ulteriori caratteristiche straordinarie”, dice Giovanni. L’obiettivo di Kanesìs non è però la sola stampa 3D: “Siamo all’interno di un percorso – continua – che ci porterà a realizzare granuli speciali prodotti dalla canapa industriale siciliana”. L’invito come sempre quello di seguire il progetto su kanesis.eu.

Due parole su Start Me Up:
C’è un sud in movimento e con Start Me Up lo racconto in radio: un appuntamento settimanale che cerca di mettere in risalto i progetti e le storie di chi scommette sulla propria idea e la porta avanti. Ho scelto la radio perché l’ho sempre reputato il mezzo a me più congeniale ed è quello che permette di creare connessioni con più facilità. Sono di Messina, ma non ho mai immaginato un programma incentrato solo sulla mia città. Sin dall’inizio l’intento era quello di raccontare quello che succede da Roma in giù, cercando di fare rete con le altre città del Sud Italia.
Posso inoltre contare sul supporto di Spreaker e Keedra, che mi danno una mano a essere presente con un podcast on-line ogni settimana.


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