Gea Oliveri Conti, Angela Messina e Stefania De Medici. Sono questi i nomi delle tre ricercatrici premiate da Unindustria e Itwiin, ovvero l’Associazione italiana donne inventrici e innovatrici. Il loro merito è di avere registrato tre brevetti, corrispondenti ad altrettante innovazioni tecnologiche.
Dopo la laurea in Scienze Biologiche nel 2002, Gea Oliveri Conti si è subito impegnata nell’ambito della ricerca. Dopo un dottorato e una serie di esperienze Post Doc, ad oggi la sua attività è attestata da ben 388 pubblicazioni, ed ormai da anni insegna all’università di Catania. Tra i prodotti della sua ricerca 8 testi risalgono solo a quest’anno; altri 7 sono in pubblicazione. Un percorso degno di lode, segnato inoltre da lunghe e continuate collaborazioni con le prestigiose università Harvard e Columbia in USA.
Oggi Oliveri Conti è riconosciuta come “Migliore innovatrice”. Un’attenzione specifica è stata data al brevetto internazionale “Metodo per l’estrazione e determinazione delle microplastiche in campioni a matrici organiche ed inorganiche”. Un’invenzione speciale perché quello da lei trovato è al momento l’unico modo per estrarre e determinare microplastiche in ambito medico, alimentare, farmacologico e cosmetico. Utile per gli studi clinici di relazione-ambiente così come per il controllo di qualità per le certificazioni plastic-free.
Diverso il percorso di Angela Messina, che dopo la laurea in Scienze Biologiche ha seguito la passione per la biologia applicata alla medicina. Oggi è professoressa associata di Biologia Molecolare, e la sua ricerca riflette questo percorso. Negli ultimi anni si è dedicata con un’attenzione particolare nei confronti dei processi neurodegenerativi, e il suo brevetto premiato dall’Itwiin – riconoscimento “Alta Formazione”, ex aequo con Olga Bruno – riguarda proprio questo.
“Pharmacologically active peptide compound, process for the preparation and use thereof”, ovvero “Peptide attivo farmacologicamente, processo di preparazione e suo uso”. Per combattere alcune malattie neurodegenerative si utilizza una sostanza, definita peptide neuroprotettivo. Si ricava da alcune molecole naturali e lo si può utilizzare a livello intracellulare, combattendo la disfunzione mitocondriale e del metabolismo energetico. Un processo particolarmente efficace nei casi di sclerosi laterale amiotrofica.
Architetta dal ’95 e impegnata nella ricerca dal 2000, Stefania De Medici è ormai da diversi anni che integra una visione green all’interno della propria attività di professionista. La sua innovazione allora nasce proprio da questo, ovvero un’architettura “circolare”, ossia corrispondente alla filosofia anti-spreco. Ha inventato e brevettato “un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in un elemento spaziale di un sistema edilizio”, che le è valso il premio “STEAMiamoci“.
Quelle dell’ateneo più antico della Sicilia sono ben tre delle premiate totali nel corso dell’evento. Le altre vincitrici sono Valentina Dall’Oste e Daria Maccora come “Donna eccezionalmente creativa“, Francesca Varvello come “Migliore Inventrice“, Giulia Cazzamali per la competenza in “Capacity Building”, e Livia Kalossaka per “Giovanni donne innovatrici”.
ITWIIN ha una storia lunga 15 anni, ed ha sempre avuto l’obiettivo di porre la lente d’ingrandimento sulle donne di talento, supportandole. Particolare attenzione alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ma anche a quelle umanistiche, la musica e il design.