Un’amicizia nata sotto il segno della canzone napoletana e la passione per il jazz e lo swing. “Anema e core”, come il titolo della canzone incisa e tradotta in inglese nel nuovo album di Renzo Arbore “…my American Way”, appena uscito e pronto per conquistare anche l’America. Renzo Arbore è un innovatore e uno scopritore di talenti. Daniele Cordisco è uno di questi. Classe 1988, a soli 25 anni, il giovane chitarrista molisano è diventato il suo “braccio destro” negli “Swing Maniacs” e con Arbore ha inciso proprio “Anema e core” (How wonderful to know), brano trasmesso dalle principali radio nazionali. Era l’estate del 2010 quando Daniele Cordisco calcava il palco dell’Eddie Lang Jazz Festival di Monteroduni. Il musicista era tra i partecipanti al concorso per giovani chitarristi, con Jim Hall presidente di giuria. Cordisco ha vinto la competizione e da quel momento ha cominciato a incamerare un successo dopo l’altro (l’ultimo è il premio “Massimo Urbani” con Fabrizio Bosso presidente di giuria).
Daniele Cordisco ha suonato con Arbore anche al premio Tenco, ma lo showman lo ha voluto anche nel brano di punta del suo ultimo cd. “…my American Way” contiene 15 brani scelti personalmente dall’artista tra cui: “E se domani” (I know it’s over), “Permette signorina” (Cappuccina), e “Non dimenticar” (Don’t forget). Un lavoro artistico in cui Arbore mette in mostra anche le sue qualità di cantante “crooner”.
“Renzo Arbore ha tantissimi meriti proprio nella divulgazione della musica italiana all’estero e di quella americana in italia – ha raccontato Daniele Cordisco – la rivisitazione di questi brani in chiave jazzistica e con il testo in inglese è anche un modo per apprezzare e rilanciare la nostra musica nel mondo”.
Il giovane chitarrista è stato ospite di recente, insieme a Renzo Arbore, della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” proprio per presentare “…my American Way”. Daniele Cordisco ha conosciuto lo showman un paio di anni fa, per caso. È stato notato dai suoi musicisti durante una festa di compleanno mentre suonava la chitarra. Arbore lo ha invitato a casa sua e la porta per gli “Swing Maniacs” si è aperta subito. All’attivo ci sono già molti concerti insieme e molti altri porteranno il gruppo ad esibirsi anche all’estero.
Intanto, a gennaio 2014 uscirà anche l’album di Daniele Cordisco a cui hanno collaborato musicisti del calibro dei fratelli Deidda e Fabrizio Bosso. “È un album di inediti e standard jazz americani – ha spiegato Cordisco – l’organico è molto variegato. Dentro c’è blues, jazz, ma anche bossa nova e molta musica americana degli anni 60”. C’è tutto il talento e la musicalità di Daniele Cordisco: quelle caratteristiche che nel 2010 colpirono anche un mito della chitarra jazz come Jim hall. Il suo voto all’Eddie Lang Festival fu determinante per la vittoria finale del concorso. E Jim hall non si era sbagliato.