35 minuti in seconda serata, per raccontare al grande pubblico della TV l’odissea dei giovani ricercatori nella facoltà di Farmacia dell’Università di Catania alle prese con il “laboratorio dei veleni”: il film di Costanza Quatriglio “Con il fiato sospeso” è andato in onda martedì sera su Rai Tre subito dopo “Ballarò”, anticipato da un intenso passaparola sui social media, specie su twitter attraverso l’hashtag #conilfiatosospeso.
Una prima visione impensabile fino a qualche anno fa, che porta in televisione una storia giudiziaria ancora aperta sulla quale la Magistratura sta facendo luce.
Un tema interpretato dalla regista siciliana con note di toccante realismo.
Il film è stato proiettato al Festival del Cinema di Venezia, ha vinto il premio Pontecorvo ed è stato applaudito anche all’estero (al “Festival de Cine italiano de Madrid”: http://www.festivaldecineitalianodemadrid.com/it/pelicula/con-il-fiato-sospeso ).
Nel 2009 anche il premio giornalistico televisivo “Ilaria Alpi” ha dato risalto nazionale alla vicenda includendo tra i finalisti della sezione Giovani il mio Speciale “Emanuele: la sua Facoltà” (http://www.youtube.com/watch?v=dC9HZRTHdr0).
Il video è stato realizzato e mandato in onda da Prima Linea Tg dell’emittente siciliana Telecolor, e dà voce ad Emanuele attraverso il racconto di suo padre Alfredo.
Le riprese sono di Rosario Alighieri, la voce recitante è del collega Antonio Iacona.