Standing ovation per un secolo di storia umana e industriale tutta made in Puglia.
Attilio Mastromauro – l’inventore del pastificio Granoro della Puglia – ha festeggiato i suoi 101 anni, una ricorrenza coronata da Sigillo D’Oro.
Nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari, Antonio Uricchio (Rettore dell’Università del capoluogo pugliese) ha conferito il premio all’imprenditore centenario di Corato che ha dedicato e dedica ancora una vita di amore e passione per la sua pasta.
Dall’impastatrice alimentata con secchi d’acqua bollente, ai moderni sistemi di produzione della pasta, Attilio Mastromauro s’afferma tutt’ora come uno dei più grandi imprenditori della Puglia e pionieri dell’industria della pasta in Italia.
Dopo un lungo e brillante percorso imprenditoriale con i suoi fratelli, nel 1967 Mastromauro pensò con sua moglie Chiara di aprire un nuovo pastificio (Granoro), contribuendo così ad accrescere l’immagine e il prestigio della sua Puglia in Italia e nel mondo: il 21 gennaio dello stesso anno l’idea divenne realtà, e l’Onorevole Aldo Moro – a cui oggi è intitolata l’Università barese- ne tagliò il nastro d’ingresso.
Da pochi capannoni costruiti nella campagna coratina, i prodotti Granoro si fanno spazio nei piccoli negozi di paese, nei grandi ipermercati e infine sul mercato internazionale.
Oggi, sotto la direzione di Marina e Daniela Mastromauro, Granoro è una realtà consolidata che ha portato la pasta pugliese sulle tavole del Canada, del Sud America, dell’Australia, fino alla Cina e al Giappone e che vanta, tra dipendenti e indotto, circa 250 lavoratori.
Il marchio del gruppo che ancora gestisce, a quaranta chilometri da Bari, ha poco meno di 100 dipendenti e un fatturato che sfiora i 54 milioni di euro.
Il capo pastaio che ha i requisiti di pensatore e inventivo senza limiti : è questo il segreto della pasta Granoro, da sempre dichiarato dal patron centennale che, in maniera vincente, ha saputo nella sua vita trovare la formula giusta e continuativa ‘sostituendo i tecnici della pasta con i suoi competenti ingegneri meccanici’.
‘Mio padre – ripete spesso Attilio Mastromauro – ha sempre avuto una passione: aprire un pastificio. Ha iniziato la produzione con un antico marchingegno con 4 quintali al giorno di pasta prodotta. Oggi io ne faccio, da oltre 10 anni, 4mila quintali al giorno’, ricalcando una vita tessuta tra progresso e tradizione, spighe di grano e sapori autentici.
”In ogni pacco di pasta – dice la figlia Marina, amministratore delegato dello stabilimento ‘Granoro’ – ci sono i colori dei campi di grano e del sole di Puglia”. ”La pasta – ha continuato Marina Mastromauro – è stata per lui un’avventura iniziata da bambino. Aveva 6 anni quando seguì suo padre nell’America negli anni ’20”.
A 29 anni rientrò in Italia affiancando il padre nel pastificio di Corato e con la moglie Chiara, professoressa di matematica decise di fondare un suo pastificio nel 1967. Un’epoca in cui i pastifici erano attività artigianali, dove la pasta veniva essiccata sventolando a mano grandi ventagli. Sotto la guida di Attilio Mastromauro la fabbrica crebbe e da pochi capannoni costruiti nella campagna coratina, i prodotti Granoro si fecero spazio nei piccoli negozi di paese, nei grandi ipermercati e infine sul mercato internazionale.
Oggi la pasta pugliese Granoro è presente in 122 paesi, sulle tavole del Canada, del Sud America, dell’Australia, fino alla Cina e al Giappone e vanta, tra dipendenti e indotto, circa 250 lavoratori. Il riconoscimento che oggi gli ha conferito l’Ateneo barese ”è un segno di gratitudine – ha detto il rettore a Antonio Uricchio – per una vita di impegno e per l’autentica passione che ha caratterizzato la sua vita. Passione per la sua terra e i suoi prodotti e grande capacità di veicolare nel mondo le nostre eccellenze”.
Ai giovani Attilio Mastromauro consiglia di ”pensare e avere passione in quello che si fa”. ”Mai credere – ha detto al momento della premiazione – di aver raggiunto la perfezione perché oggi si può fare meglio di ieri e domani meglio di oggi”.
E proprio ai giovani baresi la Granoro dedica quattro borse di studio per gli anni accademici 2014 e 2015 da destinare a studenti delle facoltà di Economia e Commercio e Giurisprudenza.
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