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Andrea Mannino, l’ostinazione “calabrese” di un animatore di Zerocalcare
13 Feb 2022 06:54

“La Calabria mi ha dato l’ostinazione che mi accompagna anche nel lavoro”. Lo racconta Andrea Mannino, classe ’88, che da Soriano Calabro è arrivato ad animare una delle serie italiane di maggiore successo dell’ultimo anno, “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare. Con un percorso eterogeneo e un’iscrizione “last minute” al Centro Sperimentale di Cinematografia, Mannino racconta di essere un animatore quasi per caso.

Il percorso professionale di Andrea Mannino

Andrea Mannino all’inizio non pensava proprio a diventare un animatore. “Ho fatto studi classici, poi all’università mi sono iscritto a Filosofia”, spiega. Gli esami procedevano bene ma lentamente i fogli degli appunti si riempivano di disegni e caricature dei professori. La passione per il disegno c’era sempre stata, ma Mannino non aveva mai pensato sarebbe diventata il suo futuro.

È così, al limite dell’età consentita, l’animatore calabrese ha lasciato tutto e fatto domanda per il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ed è entrato. “Lì il cinema di animazione mi ha inghiottito – continua – Non so se esistesse una linea tratteggiata come quella di Zerocalcare per me, ma finora il mio percorso mi ha portato qua”.

E mica male. Ad oggi Mannino ha sia collaborato con produzioni più grandi che creato suoi progetti personali. “Quello che mi ha richiesto più tempo è stato la mia tesi di diploma”. Per cinque minuti di animazione, infatti, ha lavorato quasi un anno. Lì ha cominciato a sviluppare il suo stile: “Disegni stilizzati, forme morbide, volumi un po’ flat. Tutta colpa dei cartoni degli anni ’30, ’50 e di Cartoon Network”. E sicuramente un tocco di filosofia, per non tradirsi mai.

Poi Zerocalcare, quell’opportunità quasi inaspettata. “Il prodotto che abbiamo realizzato ha dimostrato che l’industria dell’animazione può portare lavoro a tantissime persone”, chiarisce. “Gli studi di Movimenti Production, di MoBo e di Doghead sono riusciti in qualcosa che prima sembrava impensabile nel nostro Paese. Hanno fatto la differenza”. E Mannino vi ha partecipato attivamente.

Esperienza Zerocalcare: quando una grande produzione ti cambia la vita

Sull’esperienza con Zerocalcare Mannino non può parlare troppo, perché vige il segreto su certe dinamiche. Quello che, però, può dire è che è stata bella e molto formativa. “Ho imparato un sacco di cose, e il confronto con professionisti molto più bravi di me mi ha motivato a migliorare”, ricorda. E sicuramente ha fatto spiccare un po’ di orgoglio sia in lui che nei suoi conterranei. Pensare infatti che più di 200 persone hanno collaborato alla serie animata e tra questi ha messo la sua firma anche Andrea Mannino è un vanto niente male.

In questa fase della sua carriera artistica il giovane calabrese apprezza molto opportunità di questo tipo. “Mi piace molto lavorare per altri artisti, soprattutto se con loro condivido valori e visioni. Non succede spesso, anche perché per campare bisogna imparare ad adattarsi”.

Tra la Calabria e Torino, sogni e progetti di Andrea Mannino

D’altronde, Mannino è prima di tutto un freelance che da circa 4 anni collabora anche con lo Studio Movimenti di Milano, ma vive a Torino. Anzi, lui si definisce “artigiano e creativo”. E proprio a Torino sta lavorando ai suoi prossimi progetti, che avranno un forte rapporto con la sua terra di “adozione”, il capoluogo piemontese appunto.

La Calabria, però, resta un punto fermo non solo dell’esperienza umana dell’artista, ma chiaramente anche di quella artistica. Per forza di cose un animatore è anche un po’ “attore”, spiega, perché deve “dare vita ai personaggi”, e parte dell’umanità di Mannino ha radici meridionali. E, anche se crede che non sarebbe arrivato dov’è oggi se fosse rimasto a Soriano Calabro, ciò non vuol dire che non vorrebbe portare un po’ di animazione anche al Sud.

Certo, tutto questo potrebbe essere reso un po’ più facile. Come racconta, “progetti come il New Animation in Sardegna sono manna dal cielo per chiunque faccia il mio mestiere. Se solo più Film Commission investissero in cose simili si creerebbero delle filiere di lavoro lodevoli”. Maggiori investimenti e più fiducia sarebbero forse la chiave di volta per trasformare anche l’Italia in un’esplosione di creatività.

Il rapporto di Mannino coi giovani e le loro potenzialità

Tanto amore per il Sud, tant’è che nel corso di un incontro con il liceo artistico “De Nobili” di Catanzaro ha promesso di essere pronto a realizzare un laboratorio didattico per loro. “Le nuove generazioni offrono visioni che noi ci sogniamo, sono più consapevoli di quelli della mia generazione alla loro età, sono più pragmatiche”, e questo potrebbe portare a nuove forme di comunicazione artistica che vanno potenziate.

L’idea è quella di porre domande e fornire strumenti ai più giovani, piuttosto che dare risposte preconfezionate. D’altronde la domanda su cosa renda uno scrittore o un animatore di successo mette in crisi anche Mannino. Certo, sicuramente la qualità, la velocità e il networking sono alla base, spiega, ma c’è anche una buona dose di fortuna. Il successo, dice, a volte è un vero terno al lotto.

Allora proprio per questo “Sarebbe bello costruire un ponte tra le realtà che ho vissuto in Calabria e quelle che sto vivendo nel nord-ovest della penisola, sperando che un giorno possa essere attraversato da nuove promesse per l’animazione”, conclude Mannino.


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