Alessio Vassallo è sicuramente uno dei più talentuosi attori di oggi; lo vediamo tra i protagonisti de “Il giovane Montalbano”, il prequel de Il Commissario Montalbano, giunto alla seconda stagione che stiamo vedendo in queste settimane e che sta avendo ascolti record su Rai1. Alessio veste i panni di Mimì Augello, il vice-commissario di Vigata molto sensibile al fascino femminile. Dopo un’intervista generale, ho fatto un’altra bella chiacchierata con Alessio Vassallo cercando di focalizzarmi in particolare sul personaggio da lui interpretato, tratto dai romanzi di Andrea Camilleri.
Da qualche settimana in prima serata su Rai1, ti vediamo ne “Il giovane Montalbano”. Cosa ti ha spinto a dire nuovamente si a questa fiction?
“Il giovane Montalbano” lo farei per sempre, ogni anno. È un privilegio far parte di questa serie tv.
Il mio non è stato un sì, ma solamente una gioia ritrovare tutti i miei colleghi.
Interpreti per la seconda volta Mimì Augello. Come ti sei preparato per questo ruolo?
Devo dire che per questa seconda serie all’inizio ero più agitato, per il fatto che tutti eravamo più consapevoli di quello che stavamo facendo. Io per per affrontare ruoli importanti prima viaggio. Mi prendo un periodo per studiare con una coach e per portare più esperienze possibili con me.
Chi è per te Mimì?
Una parte di me alla quale voglio molto bene. Anche se così estroverso, Mimì è un ragazzo dal cuore d’oro, sensibilissimo.
Hai qualcosa che ti accomuna o siete completamente diversi?
Lo sguardo un po’ infantile verso la vita.
“Il giovane Montalbano” è una fiction girata in Sicilia. Quanto è stata importante l’ambientazione?
La Sicilia è determinante. Montalbano nasce proprio lì. Sono felice di poter raccontare il bello della mia terra e non mortificarla con racconti e interpretazioni che spesso superano il ridicolo. Ogni volta che mi capita di vedere una serie ambientata in una Sicilia stereotipata che non esiste mi viene una rabbia indescrivibile.
Tu sei siciliano. Le tue origini, le tue radici, ti hanno aiutato ad entrare più facilmente nel personaggio di Augello?
Augello ha tutte le componenti e peculiarità di un siciliano, ovvero un’infinita generosità, ma, nello stesso tempo, è molto permaloso. A volte non si rende conto dei propri limiti. Ma non riesci a non volergli bene!
Cosa rappresenta per te la Sicilia?
La mia casa, nel senso più intimo della parola.
Cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova stagione?
I personaggi non hanno più bisogno di presentazioni. Le loro relazioni entrano nel vivo del racconto, in particolare il rapporto tra Montalbano e Augello avrà dei risvolti inaspettati.
Cosa vorresti arrivasse del tuo personaggio al pubblico che ti seguirà?
Augello spero possa diventare l’amico che tutti hanno sempre desiderato!Spero che arrivi anche la passione e l’amore che ho messo per interpretare questo ruolo.
Nuovi progetti?
Uscirà una nuova serie prodotta sempre da Palomar “Lontana da me” ancora non posso dir nulla.
A gennaio, “Romanzo siciliano” con Claudia Pandolfi e Fabrizio Bentivoglio per canale 5 dove interpreto il mio primo cattivo. Inoltre, a fine settembre, ho iniziato le riprese di un nuovo film per il cinema, una commedia delicata e ironica che spero possa appassionare anche il pubblico.
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