Napoletano doc. Una vita con il teatro nel cuore. Una passione, e una professione, da premiare. E infatti, Pino Ammendola – che ha debuttato martedì 18 al Ghione con “Pinocchio“, insieme ai “Piccoli per caso“ – ha ricevuto nella Sala della Protomoteca del Campidoglio il prestigioso premio internazionale “Roma nel Cuore“, giunto alla sua III edizione. “È un premio importante – afferma l’attore – che mi fa particolarmente piacere, perché testimonia che sono riuscito a trasmettere il mio grande amore per questo lavoro, la mia passione per il teatro. Una passione che mi ha rubato il cuore. Arriva anche in un momento particolare della mia vita perché per la prima volta dal 1993 sto per debuttare con un testo che non è una mia commedia: da martedì 18, infatti, sono al Teatro Ghione di Roma con ‘Pinocchio’ al fianco di una Compagnia, i ‘Piccoli per caso’, formata solo da bambini e ragazzi. Quale migliore occasione di questa per trasmettere la mia passione per il teatro e mettermi in discussione, misurarmi. Lavorare al fianco di ragazzi è la possibilità di toccare da vicino le emozioni più pure”.
Nato a Napoli, il due dicembre del 1951, da una vecchia famiglia partenopea, Ammendola vanta antenati spagnoli dal lato della nonna paterna, Donna Olimpia de Giacomo, ma anche lontane origini siciliane dal lato materno.
“Come molti napoletani doc – racconta di sé – coniugo, puntualità svizzera e stakanovismo teutonico, a una filosofia di vita molto permissiva e accomodante“.
Si è avvicinato al mondo dello spettacolo nel ‘63, partecipando ad alcuni sceneggiati televisivi e svolgendo un’intensa attività teatrale con un piccolo gruppo studentesco, fino ad avere la fortuna di una comparsata in un film di grande successo come “Operazione San Gennaro” di Dino Risi.
Nel ‘76 l’incontro con Achille Millo, quello che considera “il suo vero maestro“, e che lo spinse a dedicarsi “anima e corpo, al mestiere dell’attore“. All’attività teatrale, alterna quella cinematografica e televisiva, partecipando a film, sceneggiati e spot pubblicitari, con maestri come Steno, Dino Risi, Enzo Trapani, Sandro Bolchi, Anton Giulio Maiano, Lina Wertmuller, Tinto Brass, Marcello Aliprandi, Francesco Maiello, Pino Passalacqua, Luciano Emmer, Alberto Sironi, Seth Pelle, Franco Giraldi e con giovani di straordinario talento come Alessandro D’Alatri, Cinzia Th Torrini, Maurizio Zaccaro, Franco Amurri, Oliver Parker e Giuseppe Tornatore.
Amante dei viaggi e con l’hobby della barca a vela, Ammendola ha molte passioni prima fra tutte la cucina, “in cui – afferma – credo di esprimere il meglio del mio temperamento artistico, poi viene la pesca subacquea e le immersioni, la moto, gli scacchi e i viaggi in posti sconosciuti. Insomma, nonostante io viva in Italia, potrei donare la mia camicia al re della favola, perché – conclude – mi considero un uomo felice!“.