- 10 startup siciliane hanno partecipato a Borsa della Ricerca
- Nel corso dell’evento si sono confrontate con diversi investitori
- Provengono da 5 delle 9 province dell’isola
Dall’ingegneria ai software di gestione degli ingressi nelle aree portuali, da chi vuole rivoluzionare il settore turistico a chi si dedica alle spedizioni: sono 10 le startup siciliane che hanno partecipato alla Borsa della Ricerca 2021. E si tratta di un primato per l’isola. Ecco chi sono e di cosa si occupano.
Le 10 startup siciliane alla BdR: chi sono e cosa fanno
Nel corso del forum si sono svolti 84 incontri one-to-one di 20 minuti, in cui startup ed aziende si sono confrontate con manager di Ricerca e Sviluppo e potenziali investitori. Accompagnate dal direttore generale dell’assessorato alle Attività Produttive Carmelo Frittitta, erano presenti startup di 5 province delle 9 dell’isola: Caltanissetta, Catania, Messina, Palermo, Siracusa.
Accurami (Catania)
Registrata nel 2019, Accurami è un’impresa che si occupa di sviluppare soluzioni hardware e software per la gestione dei flussi di imbarcazioni all’interno dei porti turistici. In poche parole, utilizza una piattaforma che registra i dati forniti da telecamere “intelligenti” (ovvero collegate a un’intelligenza artificiale) e dei sensori di movimento all’interno dei porti.
Aroundeen (Messina)
Con sede a Barcellona Pozzo di Gotto (provincia di Messina), Aroundeen ha l’obiettivo di mettere in contatto le persone interessate a fare un viaggio con delle agenzie di viaggio certificate. È perciò un facilitatore della “costruzione” del viaggio, che permette tramite un portale interattivo di trovare le migliori soluzioni che possano soddisfare sia il cliente che l’agenzia.
Beentouch (Catania)
Beentouch è una startup nata nel 2017 che per qualche anno è stata nota per avere sviluppato uno “Skype alternativo” funzionante anche in casi di connessione scarsa. Adesso ha cambiato rotta ed oggi si occupa di consulenza nei confronti delle aziende e Pubbliche Amministrazioni per favorire i processi di digitalizzazione.
Coloombus (Palermo)
È una di quelle imprese che hanno fatto capolino sul mercato italiano all’inizio della pandemia. Il suo settore è quello del digital forwarding, quindi si tratta di uno spedizioniere digitale. Si occupa di spedizioni sia su strada che via mare, ma punta a spostarsi anche per via aerea.
Hydron Engineering (Siracusa)
Hydron Engineering ha come focus quello di coniugare ingegneria e ricerca. In questo modo fornisce prodotti, progetti e consulenze ai propri clienti. Passa perciò dall’occuparsi di sistemi a celle di combustibile alle tecnologie marine e sottomarine. Ma anche sistemi industriali, sensori e divulgazione scientifica.
Kemonia River (Palermo)
“Una startup a vocazione sociale”. Operativa a Palermo dal 2016, Kemonia River è impegnata in investimenti su tecnologie e nuovi linguaggi artistici per la crescita socioculturale. Ad esempio, hanno inventato una tastiera musicale accessibile a tutti chiamata ODLA.
Sicilbiotech (Catania)
Sicilbiotech è una startup nata dall’insieme di 4 aziende italiane nei settori della dell’agrotech e della chimica e fondata da Vincenzo Morreale. Si occupa di trasformare gli scarti agricoli in materia prima di nuovi prodotti sostenibili.
Smartisland (Caltanissetta)
Impegnata dal 2014 nel precision farming, Smartisland progetta e distribuisce tecnologie per migliorare l’approccio di consumatori e aziende al settore agroalimentare. Nello specifico, ha sviluppato un hardware in grado di monitorare da remoto le colture attraverso l’elaborazione di dati, per poi utilizzare un software che rileva le esigenze delle piante.
Threebot (Palermo)
Threebot, o 3bot, vuole innovare l’industria dei viaggi. Nota per avere sviluppato Travelino, un’intelligenza artificiale completamente dedicata al mondo del turismo, si occupa principalmente di consulenza digitale per aziende del settore.
Winard (Catania)
Attiva nell’ambito della Ricerca e Sviluppo, Winard è una startup catanese costituita nel 2019. Il suo motto è “Sperimentiamo l’innovazione, prototipiamo il cambiamento”.
Borsa della Ricerca: un evento per ricercatori e imprenditori
Da un lato c’è chi si occupa di ricerca, spesso all’interno delle università statali o dei centri privati. Dall’altro imprenditori, investitori, startupper. I forum come la “Borsa della Ricerca” non sono altro che un modo per fare incontrare questi mondi e farli parlare. Letteralmente. Ll’evento, ideato e ospitato dall’Università degli Studi di Salerno e Fondazione Emblema, ha per la prima volta incluso una delegazione siciliana. “Riteniamo che continuare ad investire risorse pubbliche sul trasferimento tecnologico sia una leva imprescindibile per rendere sempre più competitivo il sistema economico regionale”, ha spiegato Mimmo Turano, assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana.
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