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ProfessionAI, il successo di una startup siciliana nell’Intelligenza artificiale

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Più che il titolo di studio nel mondo del lavoro servono le competenze: tant’è che le multinazionali del web hanno scelto di far valere i loro corsi alla pari di un diploma universitario. Su questa linea alcuni giovani hanno creato ProfessionAI, un portale per acquisire le competenze per lavorare nel settore dell’Intelligenza Artificiale.

ProfessionAI, le competenze sono tutto

“Quello di cui c’è bisogno oggi sono le competenze, non il titolo di studio, perché spesso i due non sono allineati. Sul mercato di certi settori, come quello informatico, dell’intelligenza artificiale”. Parola di Giovanni Biondi, presidente di Indire, intervistato un anno fa da Linkiesta. I percorsi forniti dagli Atenei italiani, d’altronde, spesso si concentrano principalmente sulla teoria. Anche quando si svolge un tirocinio curriculare o post-laurea è difficile provare un po’ tutto, e si finisce per specializzarsi in un settore senza valutarne altri.

Per questo, e per venire incontro alla sempre crescente richiesta di specialisti dell’ambito, nasce ProfessionAI. Un’idea di un giovane di Giardini Naxos, Giuseppe Gullo, oggi accompagnato da un team di 6 giovani under 35 provenienti da tutta la Sicilia. “È ormai evidente che i settori dell’AI, Machine Learning e Data Science stiano vivendo un periodo di fortissima crescita”, spiega proprio Gullo. “Ci siamo accorti in prima persona di una carenza di figure competenti e realmente formate in questi campi”.

Il fondatore: “Ho imparato a programmare in ospedale”

Un’idea innovativa che nasce da un giovane che già da anni opera nell’imprenditoria digitale. Ma tutto è cominciato da un letto d’ospedale. “Ho imparato a programmare a 13 anni da un letto di ospedale – racconta sul suo sito web – ho utilizzato un mio approccio hacker all’apprendimento per passare da una cosa all’altra senza sosta: sviluppo software, programmazione web, sviluppo web, ethical hacking, comunicazione e marketing”. Così dalla sua passione sono nate diverse idee, “dozzine di servizi web e applicazioni per smartphone e tablet”, tra cui 3 startup delle quali è stato CEO e CTO.

La sua vera passione, però, si è rivelata essere l’AI. “Poco più che maggiorenne ho trovato la mia strada: l’intelligenza artificiale, nella mia sfortuna ho avuto la fortuna di poter spendere 3 anni in casa totalmente immerso in questa fantastica disciplina“. Nel 2017 nasce ProfessionAI, che ha al centro proprio la sua passione, tant’è che oltre ad essere CEO Gullo si occupa anche di insegnare alcuni corsi.

I corsi del portale ProfessionAI

Ad oggi già in 20.000 hanno deciso di studiare attraverso il portale di e-learning made in Sicily, per un totale di 200.000 ore di formazione erogate. Parola d’ordine: pratica. Ad ogni ora di teoria, infatti, vengono affiancati momenti di esperienza pratica, in modo tale da sviluppare competenze ed abilità a tutto tondo immediatamente fruibili in ambito lavorativo. Diversi già i casi di business nati dai corsi e quelli di open projects, ovvero dei progetti “aperti” a scopo sociale, come “Pic 2 Speech”. In quest’ultimo caso da un contesto di formazione si è riusciti a creare un’app dedicata alle persone ipovedenti, per permettere loro di capire meglio il mondo che le circonda attraverso tecnologie di deep learning.

Il fondatore Giuseppe Gullo: “Abbiamo grandi ambizioni”

Ma le prospettive non si fermano qui. Come racconta Gullo, ProfessionAI è più ambizioso di così. “Abbiamo grandi ambizioni, ovvero rendere la formazione professionale quanto più accessibile, creando programmi personalizzati in base alle necessità della persona”. E questo verrà fatto anche attraverso lo sviluppo di modelli educativi completamente nuovi. E, perché no, attraverso l’utilizzo proprio dell’AI. “Siamo convinti che l’AI possa rivoluzionare il settore della formazione professionale, per questo stiamo investendo tutto su questo progetto”, conclude infatti l’imprenditore.

Tra i prossimi percorsi professionali forniti dalla startup siciliana ci saranno dunque quelli per AI Engineer, Programmatore Python, Data Analyst e Big Data Specialist.

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Published by
Chiara Venuto