- L’autostrada dovrà collegare le zone di Montalbano con gli hub del turismo in Sicilia
- Dell’opera si è iniziato a parlare nel 1998 ma in 23 anni ci sono stati diversi ripensamenti
- Adesso arriva il commissariamento dal Ministero per sbloccare l’opera
La Ragusa Catania è l’autostrada che dovrebbe e dovrà collegare le terre rese celebri dalla saga del Commissario Montalbano con i grandi hub siciliani dell’economia e del turismo. Quell’autostrada è un dovere per le genti del ragusano, laboriose e imprenditorialmente cocciute come forse nessun altro siciliano sa esserlo. Eppure, quella strada per garantire velocità nei collegamenti e sicurezza è l’eterna incompiuta. Se ne parla dal 1998. Grande confusione regnava sovrana sul come farla, a chi farla fare e come pagarla. E’ successo un po’ di tutto in questi 23 anni. A un certo punto si era pensato di affidare l’opera in finanza di progetto e venne creata una società ad hoc. I pedaggi sarebbero stati altissimi, in un tratto stradale fondamentale per la filiera agroalimentare del ragusano. Si imbocca così la retromarcia, riportando quel tratto di strada nell’alveo dell’Anas.
Il commissariamento per sbloccare l’opera
Una buona notizia per quel collegamento tanto sospirato da decenni è arrivata lo scorso 16 aprile, con il provvedimento del Ministero delle Infrastrutture che sblocca 57 opere pubbliche in tutta Italia. In quel documento di autostrada Catania-Ragusa non si trova traccia. Perché bisogna cercare alla voce “Collegamento viario tra Chiaromonte e Ragusana” .
Che si tratti dell’autostrada tanto attesa non ci sono dubbi. Stessa tratta, stesso numero di lotti e soprattutto stesso commissario: il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Il numero uno del governo siciliano potrà contare sul supporto di Raffaele Celia, in qualità di sub-commissario.
Un tratto lungo 69 chilometri
Basta leggere i dati del portale “opencoesione” per leggere in chiaro la definizione dell’opera e fugare ogni dubbio: “collegamento stradale funzionalmente adeguato lungo l’itinerario Ragusa Catania, nel tratto attualmente servito dalle seguenti infrastrutture, la SS 514 e la SS 115”. Un tratto di ben 69 chilometri, dal costo stimato da opencoesione in quasi 390 milioni di euro. E’ una stima parziale. L’intero sistema, quello che correttamente indichiamo come autostrada Ragusa- Catania comporterà una spesa finale di poco superiore agli 673 milioni di euro. Uno dei misteri mai chiariti di questa autostrada è l’altalena dei costi. All’alba della sua gestazione, nel 2001, l’opera era stata valutata 1,4 miliardi, per poi essere ricalcolata dall’Anas in 1,25 miliardi nel 2004. Nel 2006 il Cipe taglia i costi e li porta a 815 milioni. Passano altri tre anni e sempre il Cipe si accorge che per quella strada tanto agognata servirebbe spendere quasi 900 milioni di euro. Nel 2011 si inizia finalmente a fare sul serio: la stima si blocca a 815 milioni. Nel 2019, però, come si può leggere nel sito dedicato della Camera dei Deputati che si occupa di censire le grandi opere strategiche del paese, la previsione del costo si abbassa a 673 milioni di euro. Quanti soldi ci sono a disposizione? Dal quadro finanziario si scopre che Anas interviene con 149 milioni, mentre altri 217 milioni arrivano dal Pac 2014-2020-POC Regione Siciliana. Grazie alla delibera del Ministero delle Infrastrutture dello scorso 16 aprile arriveranno le risorse mancanti. Finalmente il cantiere partirà. Secondo il viceministro Cancellieri, la posa della prima pietra avverrà entro novembre di quest’anno.
(foto da Ragusacatania.it)
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