- L’ITI Cannizzaro di Catania ha partecipato al Maker Faire 2021 di Roma
- Il progetto di “solventi alla frutta” è stato ritenuto interessante dall’organizzazione
- Il programma di ricerca ecosostenibile della scuola va avanti da 10 anni
Una vera e propria specializzazione, ormai. Si tratta di quella in solventi alla frutta dell’Istituto Tecnico Industriale “Cannizzaro” di Catania. Già premiato nel 2011 per il suo impiego degli agrumi come base per solventi ecologici, quest’anno ha partecipato al Maker Faire di Roma.
L’ecosostenibilità tra i banchi di scuola: i solventi alla frutta
Unire lo studio della chimica con l’Educazione Ambientale: ormai da anni è questo l’obiettivo dell’istituto catanese. Studiare e produrre i terpeni di arancio e limone (ricche di olii essenziali), infatti, ha permesso ai giovani studiosi di ricavare solventi naturali a basso impatto ambientale. Così già nel 2011 gli studenti dell’allora 5°A Chimica erano stati premaiti da ABS per un loro elaborato in merito. Questo anche grazie alla collaborazione dell’Istituto di Chimica Biomolecolare di Catania. ABS, ovvero le Acciaierie Bertoli SAFAU, avevano così riconosciuto il lavoro dei ragazzi dell’ITI “Cannizzaro” durante la terza edizione di “Fabbricando 11 – Scuole in Azienda”. Con tanto apprezzamento per l’avere individuato nel territorio nuove possibilità di riutilizzo economico e sostenibile.
L’attività di ricerca visionaria di 10 anni fa oggi si ricollega a un mondo che sempre più punta alla green economy e alla sostenibilità, anche attraverso le più recenti politiche europee. Così un progetto simile è stato riproposto ad una nuova classe, venendo nuovamente riconosciuto per il suo valore.
Due studenti catanesi al Maker Faire di Roma
Il Maker Faire Rome 2021, un evento dedicato alle tecnologie e alle innovazioni, è un ottimo trampolino di lancio per proporre spunti e ricerche all’avanguardia. Tra i partecipanti, però, quest’anno c’erano anche Mauro Mocci e Simone La Rosa, i due studenti giunti nella capitale per raccontare il lavoro del gruppo di lavoro della loro scuola. Questa volta si trattava della classe 5°A di Chimica dei Materiali, guidata nel percorso dai professori Angela Percolla e Giacomo Anselmo.
Ma non finisce qui. Si programma, infatti, di “proseguire con ulteriori studi e approfondimenti per migliorare il rendimento e la realizzazione”, spiega Anselmo. Come ha commentato la preside Pina Montella, “questo evento per il Cannizzaro, per tutto il mondo scolastico siciliano, rappresenta un’importante vetrina, che consente il dialogo con grandi aziende del settore a livello globale”.
Come usare i solventi agli agrumi siciliani: una soluzione multiforme
La caratteristica forse più peculiare del prodotto studiato dagli alunni del Cannizzaro, tralasciando la materia prima, è la vasta possibilità di applicazione. Può infatti essere inserito all’interno di vernici, e quindi intersecarsi con il settore della bioedilizia, così come nei cosmetici, che a loro volta sono sempre più green. In poche parole, attraverso il processo di “deterpenizzazione”, che appunto permette di ricavare i terpeni dagli olii essenziali, si può produrre qualcosa di estremamente innovativo. Sembra quasi un gioco da ragazzi, ma non lo è.
La visione dell’ITI Cannizzaro, insomma, continua ad essere una di progresso non solo scientifico, ma anche lavorativo. La preside ha infatti chiarito che si tratta di un “percorso educativo che consente di instradare i giovani nei settori della produzione eco-innovativa e del consumo sostenibile”. Ed autofinanziato dalla scuola. Nel frattempo, però, i laboratori sperimentali dell’istituto “hanno attirato l’attenzione di imprenditori moldavi, con cui – siamo certi – avvieremo uno scambio nei prossimi mesi”.
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