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In Sicilia scoperto un nuovo bacino idrico sotto i Monti Iblei
05 Ago 2024 08:50

Ecco una versione riscritta dell’articolo, con un nuovo titolo e sottotitoli, informazioni aggiuntive sulla situazione della siccità in Sicilia, e una tabella che elenca gli altri bacini presenti in Sicilia con la quantità d’acqua che contengono.

Scoperta rivoluzionaria: un bacino di 17 miliardi di metri cubi d’acqua

Recentemente, un team di ricercatori ha scoperto una vasta riserva di acqua dolce sotto i Monti Iblei, nella Sicilia sud-orientale. Questo bacino, stimato contenere circa 17 miliardi di metri cubi di acqua, potrebbe offrire una soluzione alla crescente crisi idrica che affligge l’isola. La scoperta è stata effettuata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) insieme alle Università di Malta e Roma Tre.

Caratteristiche e origine del bacino

Il bacino si estende tra Vizzini e Licodia, a profondità variabili tra i 700 e i 2.500 metri. Secondo gli studiosi, risale a circa 6 milioni di anni fa, durante la “crisi di salinità del Messiniano”, quando il livello del Mar Mediterraneo si abbassò drasticamente, permettendo all’acqua piovana di infiltrarsi e di essere intrappolata nella roccia carbonatica della regione.

Siccità in Sicilia: una crisi imminente

La Sicilia, come gran parte del Sud Italia, sta affrontando una grave crisi idrica, accentuata da un processo di desertificazione che coinvolge circa il 70% del suo territorio. Le risorse idriche esistenti sono messe a dura prova, con reti che disperdono il 50% dell’acqua immessa. In questo contesto, la nuova risorsa scoperta potrebbe essere fondamentale per alleviare la carenza d’acqua sull’isola.

Secondo l’ultimo rapporto dell’ARPA Sicilia, l’isola sta affrontando un periodo di siccità severa, con precipitazioni inferiori alla media stagionale degli ultimi anni. Questo ha portato a una diminuzione della disponibilità d’acqua nei principali invasi, con effetti devastanti su agricoltura e allevamento.

Sfide per l’utilizzo del nuovo bacino

L’estrazione di acqua da questo nuovo bacino presenta sfide tecniche notevoli. Le perforazioni profonde necessarie devono essere gestite con cautela per evitare di destabilizzare la zona geologicamente. Inoltre, è fondamentale valutare l’impatto ambientale e le implicazioni economiche di un eventuale sfruttamento.

Prospettive future e potenziale impatto economico

Se la fattibilità del progetto verrà confermata, questa riserva d’acqua potrà essere utilizzata non solo per uso potabile, ma anche per l’agricoltura e l’allevamento, settori cruciali per l’economia siciliana. Il deputato ragusano Nello Dipasquale ha già annunciato un’interrogazione parlamentare per sollecitare il governo regionale a valutare un progetto di sfruttamento della risorsa.

Bacini idrici in Sicilia: stato attuale

La tabella seguente riporta i principali bacini artificiali presenti in Sicilia, insieme alla loro capacità massima in milioni di metri cubi:

BacinoLocalitàCapacità massima (milioni di m³)
Bacino del PozzilloRegalbuto150
Bacino dell’AncipaTroina27
Bacino di GarciaSambuca di Sicilia75
Bacino di RosamarinaCaccamo100
Bacino di Piana degli AlbanesiPiana degli Albanesi35
Bacino di ScanzanoRoccamena25
Bacino di NicolettiLeonforte20
Bacino di DisueriButera14
Bacino di PietrarossaCaltanissetta48
Bacino di Santa RosaliaRagusa3
Bacino di TrinitàCastelvetrano9
Bacino di OlivoGela11
Bacino di PrizziPrizzi10
Bacino di Piano del LeoneBompietro12
Bacino di San GiovanniNaro5
Bacino di Don SturzoCaltagirone5
Bacino di GibbesiCampobello di Licata7
Bacino di ComunelliMazzarino6
Bacino di VillarosaVillarosa8

Questi bacini sono fondamentali per la gestione delle risorse idriche in Sicilia, specialmente in un periodo in cui la regione affronta sfide significative legate alla siccità e alla desertificazione.

Questa scoperta potrebbe rappresentare una svolta per la gestione idrica della Sicilia, ma è essenziale procedere con cautela per garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.


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