A inizio mese ha ricevuto la certificazione Family Audit, ma ormai dal 2018 vuole mettere al centro le persone. HRCoffee è nata in Puglia, ed è una startup che attraverso la tecnologia vuole cambiare il mondo delle Risorse Umane – partendo dai singoli individui.
Attraverso una piattaforma ed un’applicazione, HRCoffee fornisce un sistema all’interno del quale può avvenire collaborazione tra dipendenti ed analisi e valutazione delle competenze e abilità del personale. Inoltre, permette di creare contesti di formazione peer to peer e di selezione del personale digitale. Tutto questo anche grazie a “Ibm Watson”, uno strumento di intelligenza artificiale capace di capire somiglianze e diversità tra diverse persone.
L’obiettivo è quello di favorire l’organizzazione interna. Ma il sistema della startup non si limita a questo. “Noi vogliamo soprattutto trasferire la metodologia del people based, cioè del mettere le persone al centro – hanno spiegato Maria Cesaria Giordano, Product Manager e Davide De Palma, CEO di HRCOFFEE a Il Mattino – Senza andare a classificarle in diverse categorie come ‘talenti’ e ‘non talenti’, ma considerandole come persone, tutte portatrici di conoscenza. In ogni azienda ci sono persone che non vengono considerate come talenti, ma che svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento dell’organizzazione. Spesso ci si accorge del loro valore quando non sono più in azienda“.
Metà uomini, metà donne. Sei dipendenti in totale. È così che si presenta HRCoffee, azienda ideata da Giordano, De Palma e il loro terzo socio, Dario Nuccetelli, programmatore. La società – fondata con la compartecipazione di Exprivia spa – adotta un approccio “bottom-up”, ovvero dal basso, e lo fa sia perché il suo business si basa sulle persone, sia perché nei suoi ideali sembra crederci. Tant’è che ha guadagnato la certificazione Family Audit, dedicata alle aziende che portano avanti politiche di conciliazione lavoro-famiglia.
D’altronde Giordano e De Palma, moglie e marito, capiscono bene le difficoltà dell’essere genitori e lavoratori. “Per questo motivo abbiamo deciso di lavorare a questa certificazione – ha raccontato Giordano a WeWelfare – per offrire ai nostri collaboratori che sono o saranno genitori delle agevolazioni che vanno in questa direzione, prima tra tutte la possibilità di poter usufruire di un servizio di baby sitting nei giorni festivi lavorativi. Non solo però servizi per chi ha una famiglia con la certificazione Family Audit certifichiamo il nostro impegno per implementare politiche di conciliazione vita-lavoro che migliorino anche benessere individuale dei nostri collaboratori”.
Così, col contributo della collega Ylenia Tattoli, hanno attivato un processo di ascolto delle necessità dei loro dipendenti così da pensare a delle politiche aziendali che rispondano a questi bisogni. Ma, dato che la certificazione prevede un’attenzione speciale al territorio, la società con sede a Molfetta creerà uno sportello informativo sulla conciliazione famiglia-lavoro. L’azienda inoltre metterà a disposizione di dipendenti e comunità una biblioteca.
E, dato che l’obiettivo è il benessere, tra gli obiettivi c’è anche “la creazione di un Manifesto contro le molestie nei luoghi di lavoro, che indichi linee guida ed evidenzi comportamenti virtuosi da assumere. Vogliamo trasmettere all’esterno l’idea di ambiente di lavoro sicuro e trasparente”.