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Catania sogna uno stabilimento Intel, sfida all’ultimo chip con Mirafiori
29 Set 2021 07:49

  • Il Ceo di Intel Gelsinger ha annunciato investimenti in Europa per quasi 100 miliardi
  • Intel è leader mondiale nella produzione dei chip e dei microprocessori
  • In Italia sono in lizza i siti di Mirafiori e l’Etna Valley

Catania spera e prega che Pat Gelsinger scelga l’Etna Valley. Toccherà proprio al gran capo di Intel decidere la sede del nuovo stabilimento europeo della mega corporation, leader mondiale nella produzione di chip e semiconduttori. Che il nuovo stabilimento europeo della Intel possa sorgere alle pendici dell’Etna non è soltanto una suggestione giornalistica. Gelsinger è diventato uno degli uomini più contesi al mondo. Proprio il manager di Intel ha spiegato perché in una intervista a Riccardo Luna (La Repubblica).

Il valore della transizione digitale

“Dio ha deciso dove mettere i giacimenti di petrolio. E ci sono state delle guerre per il petrolio. Noi oggi possiamo decidere dove aprire le prossime fabbriche di microchip, che sono destinati ad essere molto più importanti del petrolio per la vita sulla Terra”: così Gelsinger, nell’intervista a Repubblica, ha spiegato in tre righe il valore geopolitico della transizione al digitale che stiamo già vivendo. Catania, dunque, potrebbe diventare protagonista di questa rivoluzione.

La nuova strategia produttiva

Dopo che nel 2020  Intel aveva chiuso due stabilimenti in Asia e una serie di hub produttivi negli States, con l’arrivo di Gelsinger alla guida del gruppo, la strategia produttiva è stata nuovamente ridisegnata. L’ottavo Ceo di Intel punta a riportare gran parte della produzione di semiconduttori negli Stati Uniti e immagina l’Europa un po’ come piattaforma sussidiaria. La crisi delle supply chain sta bloccando le produzioni in ogni settore e alimentando il fuoco dell’inflazione: un fatto che ha convinto molti manager internazionali, e tra questi anche Gelsinger, a non voler più affidare il proprio destino produttivo e strategico esclusivamente alle produzioni asiatiche. E’ diventato un gioco troppo rischioso.

Gli investimenti per nuovi siti produttivi

Così sono ripartiti gli investimenti per la creazione di nuovi siti produttivi. Proprio nei giorni scorsi Intel ha inaugurato in Arizona le “Fab” 52 e 62, che si uniscono ad altri siti negli Stati Uniti situati a Hudson (Massachusetts), Rio Rancho (New Messico), Hillsboro (Oregon).  Oltre ai siti statunitensi, Intel opera a Leixlip (Irlanda), Gerusalemme (Israele), Kiryal Gat (Israele) e Dalian (Cina). Altri siti di assemblaggio e di test sono operativi a Shanghai (Cina), Chengdu (Cina), San Jose (Costa Rica), Kulim (Malesia), Penang (Malesia) e Ho Chi Minh (Vietnam).

Intel mira all’Europa

La strategia di Intel mira all’Europa. Ogni volta che Intel apre uno stabilimento in ballo ci sono cifre che variano dai 10 ai 20 miliardi. Per questo, i potenti della terra bussano alla porta di Gelsinger. L’ultimo a provarci è stato il presidente francese Macron, che ha portato in giro Gelsinger alla reggia di Versailles. L’avrà convinto a investire in Francia? Non si sa. Gelsinger ha in portafoglio un cospicuo ventaglio di offerte. Francia, Olanda, Germania e Italia hanno aperto le porte a una collaborazione. In Italia in lizza ci sono Mirafiori e l’Etna Valley

In Italia, Intel dovrà scegliere tra Mirafiori e Catania

Diciamoci la verità: se Intel dovesse scegliere l’Italia la scelta verrà compiuta tra Mirafiori e Catania. A sostenere la candidatura catanese ci ha pensato il sindaco etneo Salvo Pogliese: ”Le prospettive che il colosso californiano dei semiconduttori Intel investa per un grande stabilimento a Catania, potrebbero essere concrete e fondate. Nei prossimi giorni al Ministero dello Sviluppo Economico ci sarà una riunione e in ogni sede la sosterremo, forti di una sperimentata collaborazione con altre multinazionali dell’alta tecnologia a cui abbiamo dato prova di concreto sostegno istituzionale”. 

Secondo il sindaco di Catania, Pogliese, “il nostro distretto produttivo dell’hi-tech  ha oggettivamente aumentato la sua attrattività imprenditoriale ed è pronta per questa nuova opportunità. In pochi mesi abbiamo registrato gli investimenti di Enel Green Power per la produzione di pannelli fotovoltaici con mille nuovi occupati e un’altra multinazionale pronta a un altro investimento con 1500 nuovi posti di lavoro”.

L’endorsment di Pogliese  non sembra sufficiente a orientare le scelte di Intel. La chiave del successo, invece, potrebbe essere la grande tradizione dell’Ateneo di Catania in materia di innovazione e ricerca scientifica. Gelsinger, in fondo, è un ingegnere. A Catania potrebbe trovare con chi dialogare.


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