PALERMO (ITALPRESS) – Trentatrè tragitti ferroviari tra il 14 settembre e l’8 dicembre per collegare le grandi città a mete siciliane meno conosciute e difficili da raggiungere, così da valorizzarne le peculiarità turistiche anche fuori dal picco di afflussi dettato dall’estate: a presentare l’iniziativa, intitolata Treni storici Sicilia 2024 e promossa in nome della destagionalizzazione, è la Regione in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato, attraverso un finanziamento da 500 mila euro dai fondi Poc 2014-20. L’evento, organizzato a Palazzo d’Orleans, a Palermo, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Renato Schifani, dell’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e del direttore generale della Fondazione Fs Luigi Cantamessa.
Una simile proposta punta a tenere viva l’attenzione su tutto il territorio siciliano (in particolare per quanto riguarda borghi, parchi archeologici e luoghi d’arte) anche nella stagione invernale, in cui i flussi turistici tendono a diminuire soprattutto lungo le coste: quello della destagionalizzazione, spiega Schifani, “è un aspetto su cui puntiamo molto, perchè in Sicilia il calo dei flussi avviene con una percentuale più incisiva rispetto ad altre regioni: in questi anni non siamo riusciti a offrire un prodotto che incentivasse i visitatori a essere accompagnati fin dall’inizio nel panorama culturale, architettonico o enogastronomico, ma a breve proporremo un pacchetto di offerte sulla destagionalizzazione alla Bit di Milano su settori mirati e innovativi. Tutti insieme dobbiamo fare di più in termini turistici, con pochi proclami e tanti fatti”.
Amata sottolinea come “dopo il Covid i viaggiatori hanno cambiato il loro modo di spostarsi: guardano a un turismo sempre più lento che contempla soprattutto le ferrovie ed è questo che vogliamo offrirgli con questa iniziativa. Tra settembre e dicembre 2023 abbiamo riscontrato un’adesione agli spostamenti via treno molto più significativa rispetto al 2022 nello stesso periodo: se guardiamo al numero di stranieri presenti il dato è ancora più significativo e questo ci fa capire che non amano viaggiare durante l’alta stagione, ma in altri periodi”.
Cantamessa evidenzia come un’iniziativa del genere può essere un volano fondamentale per il turismo ferroviario in Sicilia: “In questa regione ci sono tantissime cose belle, che però non vengono viste perchè non è agevole arrivarci: è fondamentale viaggiare più velocemente, ma anche aumentare la ramificazione della rete ferroviaria nel territorio. Accanto a tutto ciò, nel 2026 avvieremo una ferrovia tra Noto e Pachino e attiveremo una nuova stazione presso le gole dell’Alcantara”.
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