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Transizione 4.0, da Popolare Sant’Angelo gli strumenti per investimenti

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PALERMO (ITALPRESS) – Una rete di consulenti ed esperti a disposizione delle aziende per sfruttare al meglio le occasioni del Piano di Transizione 4.0 il programma di sostegno agli investimenti predisposto dal Ministero dello sviluppo economico per supportare le imprese nei processi di innovazione e digitalizzazione, attraverso lo stanziamento di 24 miliardi di euro. La squadra di tecnici è stata messa in campo dalla Banca Popolare Sant’Angelo e dalla Fondazione Curella che oggi, nel corso di un seminario nella sede di Sicindustria Palermo, hanno presentato i servizi e le occasioni offerte. Tra gli obiettivi del piano nazionale c’è quello di stimolare gli investimenti privati in innovazione digitale e formazione del personale e dare stabilità e certezze alle imprese con misure valide fino a giugno 2023. Il servizio di consulenza e partnership, frutto di un protocollo già siglato, è offerto tramite Errendi srl e consente di offrire un servizio chiavi in mano, per determinare ed individuare i beni agevolabili secondo normativa, attestare l’idoneità dei requisiti di legge per la fruizione del beneficio fiscale, programmare la perizia e la certificazione sui beni 4.0.

Secondo la normativa nazionale i nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni. La decorrenza della misura è stata anticipata al 16 novembre 2020 ed è confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023).

“Lo scenario attuale è caratterizzato dalla presenza di mercati sempre più competitivi in cui le imprese, per anticipare le mosse della concorrenza, devono avvalersi di progresso tecnologico e innovazione. La Banca con la diffusione della cultura dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione”, dice Ines Curella AD della Sant’Angelo, “vuole mettersi a fianco del tessuto produttivo siciliano e, grazie ad una partnership strategica con un team di consulenti, offre alle imprese un servizio ad hoc, che facilita l’accesso agli incentivi previsti dal Piano di transizione 4.0. Le norme sul credito di imposta al Sud, abbinate agli incentivi del Piano di Transizione 4.0, possono rappresentare un importante strumento per vincere la sfida della quarta rivoluzione digitale”.

“La Fondazione Curella prosegue la sua attività a sostegno dell’economia creando occasioni di dibattito e confronto tra mondo imprenditoriale, banche e tecnici”, aggiunge Carmelo Piscopo Presidente della Fondazione.

Per Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria, “la trasformazione digitale è un processo sicuramente complesso per l’azienda, soprattutto nelle prime fasi, e che comporta un cambiamento radicale del lavoro di ognuno, anche dell’imprenditore”. “Si tratta di una rivoluzione radicale dell’organizzazione, delle attività, dei modelli di lavoro e delle competenze, un cambiamento profondo, in grado di mettere in discussione le condizioni in ogni ambito operativo”, aggiunge, “e non si tratta di semplici trasformazioni tecnologiche, ma di qualcosa di più complesso e che riguarda l’intera cultura aziendale”.

“Per superare una crisi c’è solo una strada: l’evoluzione. Dobbiamo assecondare e accompagnare le istanze del cambiamento”, continua Alessandro Albanese presidente di Confindustria Sicilia, “l’incremento di nuove competenze mira a rendere le organizzazioni più orientate alle persone, più agili, snelle e attente a clienti e stakeholder. Tutto questo passa dall’introduzione di nuove strategie e servizi. In un sistema economico sempre più in rapida evoluzione, la trasformazione digitale rappresenta il primo fattore competitivo di un’impresa. Ecco perchè oggi il piano di sviluppo digitale non è più una scelta, è una strada a senso unico”.

(ITALPRESS).

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Redazione
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