PALERMO (ITALPRESS) – E’ derby in famiglia, seppur a distanza, tra Bobo e Stefania Craxi. I due figli dell’ex premier Bettino, infatti, correranno entrambi in Sicilia, anche se in due collegi diversi. Bobo ci prova per la Camera nell’uninominale di Palermo per il PSI nell’ambito della coalizione di centrosinistra, Stefania invece ha preferito correre per la riconferma al Senato, dove è già presidente della terza commissione Affari Esteri di Palazzo Madama in quota Forza Italia, e lo farà ancora per il centrodestra.
Per il secondogenito dell’ex leader socialista scomparso nel 2000, si tratta di un ritorno in campo nelle Politiche dopo oltre un decennio: “Il mio ritorno è innanzitutto dovuto a una richiesta che mi è stata avanzata dai vertici del centrosinistra, per cui Letta, Speranza e il mio segretario Vincenzo Maraio, che ringrazio – ha esordito Bobo Craxi in un’intervista all’Italpress – Palermo è la quarta città d’Italia, ricordiamocelo, ed è anche un posto bellissimo. Sono orgoglioso delle origini siciliane, ma non è questo il punto focale del discorso. Sono stato alle Nazioni Unite, figuriamoci se non posso essere candidato a Palermo”.
“Piuttosto, voglio sottolineare il valore che è stato dato alla nostra compagine politica del PSI con l’indicazione del mio nome per un collegio uninominale, che tra l’altro fu quello di Pietro Nenni. La battaglia elettorale parte da zero, non dimentichiamocelo – ha aggiunto -. In Italia l’obiettivo è che ci sia un governo decente come in Spagna, Germania e oserei dire anche in Francia, senza una deriva populista e di estrema destra”. “In Sicilia c’è stata la fuga di Musumeci – ha attaccato spostando il focus sulle vicende regionali – E’ stata una furbata quella di dimettersi per votare anche qui il 25 settembre, e verrà pagata. Votare nello stesso giorno è ingiusto, ma gli elettori spesso sono meno stupidi dei governanti”.
Bobo Craxi è stato già eletto in questa circoscrizione, Sicilia 1, era il 2001 e con il nuovo PSI correva all’interno della coalizione di centrodestra della Casa delle Libertà di Berlusconi: “Quando sono stato eletto con la Casa delle Libertà era più di vent’anni fa, non erano nemmeno cadute le Torri gemelle. Sono socialista e non sono mai stato di destra. Mi chiedo semmai cosa c’entri il socialismo oggi con l’estrema destra”.
Un riferimento velato alla sorella Stefania, candidata al Senato per Forza Italia nell’uninominale di Gela, che appare molto legata alle sorti dell’isola, della quale era originario il nonno: “La Sicilia è una terra meravigliosa, però è un pò come le due facce di una medaglia – ha spiegato la primogenita di Bettino Craxi all’Italpress – Da una parte ci sono i suoi punti di forza, e quindi l’agricoltura, le aziende vinicole per esempio, il turismo e quant’altro, dall’altra però ci sono i vecchi sistemi della politica, l’incapacità di spendere i fondi del PNRR. Per questo è importante avere a cuore questa terra”.
E non manca, infine, una stoccata al Partito Democratico sulla candidatura del fratello in Sicilia: “Con Bobo non è un derby, perchè siamo candidati in due collegi diversi per due istituzioni diverse, in ogni caso non posso che augurargli ogni bene. Devo dire però – ha concluso – che trovo irrispettoso che il PD candidi mio fratello proprio dove era stato eletto anni prima tra le fila del centrodestra”.
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