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Mattarella e Von Der Leyen inaugurano l’anno accademico dell’Università di Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – Una cerimonia carica di aspettative, preparativi ed emozione, che si è sciolta quando il presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, nell’aula magna del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, per l’inaugurazione dell’anno accademico, ha messo di lato, per un attimo, l’aplomb istituzionale, lasciandosi andare ad una citazione dialettale: “Siete voi a renderla Sicilia bedda. Siete l’energia nascosta di quest’isola e la sua bellezza più profonda”, ha detto, rivolgendosi a dottorandi e ai giovani tutti e suscitando un forte applauso della platea.

Si chiude così l’intervento, molto atteso, del capo dell’esecutivo dell’Unione europea, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, del sindaco Roberto Lagalla, del governatore Renato Schifani, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno e delle autorità civili e religiose.

“Presidente – ha sottolineato von der Leyen – c’è una frase di suo fratello che mi ha colpita profondamente. Piersanti Mattarella era convinto che l’Italia e l’Europa avessero la responsabilità di aiutare il Mezzogiorno a trasformarsi, ma ha anche detto che ‘Nessun progresso può attecchire e durare manovrato dall’alto, senza mettere in moto le energie nascoste e senza il loro entusiasmò”.

Un’occasione, quella di stamattina, che cade a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina. “Visto dalla Sicilia, potrebbe sembrare un conflitto lontano. Ma non lo è – ha sottolineato la presidente della commissione Ue -. I giovani ucraini condividono con voi gli stessi desideri, che sono quelli di tutti i giovani europei. Vogliono essere indipendenti e padroni del proprio futuro. Vogliono vivere liberamente in un paese democratico”

Un intervento rivolto alle potenzialità dell’Isola. “La Sicilia è al centro dell’Europa – ha ribadito con forza Ursula von der Leyen -. E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto, per citare Goethe. Questa bella isola è cruciale per affrontare alcune delle tematiche più importanti del nostro tempo: la transizione verso l’energia pulita, la migrazione e la creazione di un’economia al servizio della prossima generazione europea”.

“La Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa. Non solo per il sole e il vento ma perchè all’inizio di questo mese, proprio qui in Sicilia è iniziata la costruzione della più grande gigafactory solare europea, che produrrà una nuova generazione di pannelli solari – ha spiegato -. Il nostro piano europeo per la ripresa, NextGenerationEU, contribuisce a finanziarla. Perchè sappiamo che l’energia pulita è il futuro. E questo futuro si realizza qui, in Sicilia”.

Per quanto riguarda il tema degli immigrati, von der Leyen è stata chiara: “La migrazione si può gestire. Dobbiamo creare percorsi sicuri affinchè chi ha diritto alla protezione possa raggiungere l’Europa. Dobbiamo combattere passatori e trafficanti. Dobbiamo dialogare con i paesi partner, collaborare al rimpatrio di chi non ha diritto di restare e mettere fine a questa tragica perdita di vite umane. E dobbiamo cooperare a livello europeo. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme. Una soluzione europea è possibile e mi impegnerò al massimo per raggiungere l’obiettivo: un sistema europeo che serva al meglio la Sicilia e tutta l’Europa”.

A fare il padrone di casa è stato il rettore Massimo Midiri, in apertura della cerimonia ha detto: “Questa giornata è dedicata al tema dello sviluppo sostenibile. In Sicilia, questo tema si arricchisce di sfumature e significati particolari e profondi. Per noi, mega Ateneo con più di 40.000 studenti, questo tema richiama ad una straordinaria responsabilità, per la crescita lo sviluppo del nostro contesto sociale, difficile e complesso, pieno di contraddizioni ma ricco di opportunità. Abbiamo una particolare responsabilità nei confronti della popolazione studentesca, che, in un territorio con i più bassi livelli di istruzione in Europa, è costituita da ragazzi che in tanti casi saranno i primi laureati della loro famiglia”.

Il rettore ha ammesso che “i nostri studenti affrontano disagi e difficoltà maggiori di altri, con una rete di trasporti, di servizi, di residenze universitarie le cui carenze rendono più irto e accidentato il loro percorso quotidiano. Sappiamo – ha aggiunto il rettore – che a quegli studenti offriamo strutture non sempre idonee perchè, nonostante i nostri sforzi di adeguamento, anni di sotto-finanziamento del sistema dell’istruzione in Italia – e soprattutto nel Mezzogiorno – hanno reso le nostre aule meno accoglienti di quanto i nostri giovani meriterebbero”.

E ringraziando la presidente von der Leyen, Midiri si è augurato che “il Sud Italia sappia utilizzare i poderosi investimenti del Next Generation EU” per “colmare i divari storici, sulla base di nuovi modelli economici sostenibili e proiettati verso il futuro”.

Fiducia nel futuro anche nelle parole del ministro dell’Università, Anna Maria Bernini: “Presidente Von der Leyen, nei momenti più difficili del suo mandato ha fatto una scelta dirompente: programmare e investire sui giovani. Nel 2022, proclamando l’Anno europeo dei giovani. Nel 2023 dedicando l’anno alle competenze”.

E rivolgendosi agli studenti, ha aggiunto: “Finchè avrete curiosità e dubbi, finchè vi emozionerete davanti alla bellezza sarete uomini liberi. Liberi di fare scelte. Liberi di essere coraggiosi”. E citando “un eroe siciliano, Peppino Impastato, che credeva nella cultura sopra ogni cosa”, ha concluso: “Bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perchè in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

foto ufficio stampa Regione siciliana

(ITALPRESS).

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Redazione
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