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Il Tar di Palermo accoglie il ricorso Federbiologi per farmacie dei servizi
22 Apr 2025 17:30

PALERMO (ITALPRESS) – Il Tar Palermo accoglie il ricorso proposto da Federbiologi e alcune strutture convenzionate – con l’intervento ad adiuvandum dell’ordine dei biologi della Sicilia – ed esclude la possibilità di erogare prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale in locali esterni alle farmacie.

Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare – anche fuori dai locali della farmacia stessa – i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali).

Nell’ambito dei giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avvocato Girolamo Rubino.

Il legale, nell’interesse dell’Ordine dei Biologi della Sicilia, ha rilevato come i provvedimenti fossero illegittimi, in quanto nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale nell’ambito di locali siti in ambienti esterni e totalmente separati da quelli in cui risulta ubicata la sede farmaceutica.

Condividendo le argomentazioni difensive degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, nonchè degli avvocati Paolo e Nunziatina Starvaggi, difensori dei ricorrenti, il Tar Palermo ha accolto parzialmente il ricorso, rilevando che la possibilità di erogare prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale in “locali esterni” rispetto alla sede della farmacia debba considerarsi esclusa, perché in contrasto con la normativa vigente, ai sensi della quale le prestazioni devono essere erogate “presso le farmacie”.

Il Tar ha, inoltre, rilevato – per quanto d’interesse dell’ordine dei biologi – che ciò che si può effettuare nella farmacia è essenzialmente un test di autocontrollo, “cosa ben diversa dalle analisi di laboratorio, le visite, le diagnosi e le prescrizioni mediche che, invece, possono essere fatte solo in una struttura medica autorizzata e accreditata”.

Pertanto, per effetto delle pronunce, le farmacie non potranno erogare prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale in locali esterni del tutto distaccati dalla farmacia stessa.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)


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