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A Palermo un confronto tra politica e sanità sul fenomeno migratorio

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PALERMO (ITALPRESS) – Parlare di questione migranti all’indomani dell’ennesima tragedia umanitaria, con 60 morti sulle coste crotonesi, appare indispensabile sia con un confronto maggiore tra politica e sanità sia proponendo modelli efficienti di accoglienza e integrazione: due obiettivi promossi nel convegno ‘La presa in carico globale del migrantè, tenutosi all’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi.

L’evento, realizzato nell’ambito del progetto Busy (BUilding capacities for SicilY), ha come capofila l’Asp Trapani e ha visto la partecipazione dei Comuni di Palermo, Marsala, Siracusa, Corleone e Pantelleria. All’illustrazione di buone pratiche assistenziali e integrative, favorite dal sostegno economico del Fondo Fami (gestito dal ministero dell’Interno), si affianca la richiesta di aiuto alle istituzioni nazionali e internazionali: è la gestione globale del fenomeno migratorio l’unica risposta possibile a drammi come quello di Steccato di Cutro, ma anche il solo modo per giocare d’anticipo sulla criminalità organizzata nel garantire ‘protezionè a chi sbarca sulle coste italiane ed europee.

Per Vincenzo Spera, commissario straordinario dell’Asp Trapani, la questione migranti è “un problema politico ancor prima che sociosanitario. L’Ue finora ha finto di non vedere un fenomeno che, a maggior ragione dopo la tragedia di ieri, non possiamo più ignorare. Alla politica chiedo di gestire i flussi migratori in maniera organizzata e cambiare una legislazione che non permette di prendere in carico adeguatamente queste persone”. Tali flussi, prosegue Spera, sono apparsi negli ultimi mesi in progressiva crescita: “Si vanno modificando sia le rotte che le quantità dei migranti: la nostra Asp ha messo a disposizione tutte le cure possibili, ma serve uno sforzo in più dagli altri enti pubblici”.

Un invito che il Comune di Palermo è pronto a raccogliere, con l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile Antonella Tirrito che evidenzia come “troppi cittadini stranieri si trovano ancora spaesati negli sportelli di accoglienza: lo Stato ha la necessità di arrivare prima delle organizzazioni criminali e avere un orientamento in grado di rispondere prontamente ai fenomeni migratori”. Il segretario di Anci Sicilia Mario Alvano sottolinea come negli ultimi anni la presa in carico dei migranti sia stata affrontata con maggior attenzione dalle istituzioni, “ma è fondamentale consolidare i risultati ottenuti facendo in modo che altri territori creino modelli di accoglienza. Solo un percorso scolastico adeguato e opportunità lavorative concrete possono garantire a queste persone un futuro di integrazione”.

– foto: xd8/Italpress

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Redazione
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