Dal 22 febbraio in tutte le sale italiane è arriva “Sconnessi” di Christian Marazziti, una commedia pronta a divertire e a far riflettere sull’influenza delle nuove tecnologie, sulle relazioni e i rapporti personali. Quando gli eccentrici componenti di una famiglia allargata si ritrovano in un isolato chalet di montagna senza connessione internet, gli sfortunati “Sconnessi”dovranno rispolverare rudimenti di comunicazione diretta e tornare a confrontarsi gli uni con gli altri. Tra gli attori protagonisti troviamo un volto assai noto del piccolo e grande schermo, qual è Stefano Fresi, calato benissimo nel ruolo di Palmiro.
Sei al cinema con “Sconnessi”, il film diretto da Christian Marazziti. Chi sono gli Sconnessi?
Un padre costringe la sua famiglia in vacanza a non usare la tecnologia, in quanto non c’è connessione e questo altro non fa che impedire di navigare in rete. Viene così recuperato il rapporto tra i vari membri del nucleo familiare che riprendono a parlare. Vesto i panni di uno zio ma sono sconnesso di mio perché sono un bipolare che non ha minimamente il tempo di pensare al proprio smartphone. Ben presto emergerà come di fatto il più saggio di tutti sia proprio quello più lontano alla dipendenza dalla tecnologia.
Ancora una volta hai partecipato a un film corale in cui emerge il tema della famiglia. Cosa rappresenta per te?
La famiglia è fondamentale per chiunque, anche per un pazzoide come il mio personaggio, soprattutto per chi non rientra proprio nella normalità classica.
Qual è il tuo rapporto con la tecnologia?
Sono molto tecnologico; lavoro moltissimo con il computer e con i social network. Utilizzo il pc anche per scrivere musica.
Ti definiresti più uno connesso o uno sconnesso?
Sono un connesso ma con moderazione, nel senso che mi piace moltissimo leggere ancora sulla carta stampata.
Oggi come oggi, potremmo rinunciare alla tecnologia? Perchè?
Ma perché si dovrebbe! Si dovrebbe rinunciare a tutto ciò che è esagerato, per non farsi fagocitare da quel mondo. Se esiste qualcosa che può migliorarti la vita, allora ben venga.
Cosa ti piacerebbe arrivasse al pubblico del tuo personaggio?
Vorrei arrivasse il messaggio che se ognuno di noi facesse un uso sano degli strumenti che ha a disposizione, l’esistenza sarebbe migliore.
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