“Era del tutto evidente, con il ministro presente qui oggi a Napoli, che i lavoratori chiedessero di incontrarlo ed è il motivo per cui sono in presidio. Per noi il prossimo incontro, in programma il 23 settembre, è decisivo e il ministro deve assumersi le sue responsabilità”.
Lo hanno detto i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Campania Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati presenti in piazza dei Martiri a Napoli, insieme ai lavoratori della Whirlpool per un presidio organizzato in occasione dell’arrivo in città del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Dal canto suo il membro del Governo Draghi, alla Camera di commercio di Caserta per un’iniziativa elettorale a sostegno del candidato sindaco della Lega Gianpiero Zinzi, ha affermato: “Whirlpool è una sentenza storica, la più delicata. Stiamo seguendo alcune piste per trovare una soluzione, non si possono fare annunci a caso. Speriamo di dare presto risposte positive”.
Nel pomeriggio, poi, si è tenuto un incontro tra il ministro Giorgetti e una delegazione di lavoratori della Whirlpool. Il ministro si è fermato a parlare con gli operai e con i sindacati che da circa un’ora si trovavano in piazza dei Martiri per un presidio nel corso del quale hanno chiesto un impegno serio del governo per sbloccare la vertenza, che sarà oggetto di un incontro il prossimo giovedì 23 settembre.
Da fonti sindacali si è appreso che, durante l’incontro, durato un quarto d’ora circa, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a Giorgetti un “intervento deciso” per sbloccare la vertenza, mentre il ministro ha confermato che anche il premier Mario Draghi è direttamente coinvolto nella vertenza Whirlpool.
I sindacati hanno sottolineato la necessità di rimandare i licenziamenti, in programma il 29 settembre, cioè solo sei giorni dopo l’incontro al Mise su Whirlpool. “C’è bisogno di tempo – questa la posizione dei sindacati -, di rigettare al mittente i licenziamenti. Si può ragionare senza licenziamenti sul tavolo senza avere la pistola alla tempia”.
Tramite una nota, infine, il Ministero ha precisato che Giorgetti, dopo aver ricordato la misura che ha voluto e che prevede anche nei contratti di sviluppo la priorità per chi decide di reimpiegare i lavoratori di aziende in crisi, ha sottolineato che “la nostra speranza è che il 23 si possa arrivare a mettere sul tavolo una proposta. Non faccio promesse che non possono essere mantenute. Interesse del governo è risolvere la vicenda prima di tutto a tutela dei lavoratori, anche il presidente Draghi è informato di tutto, non vogliamo mantenere la ferita aperta”.
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