Dalla Commissione europea arriva il via libera ai programmi operativi della Regione puglia: 5,5miliardi di euro per Fesr e Fse 2021-2027, a tanto ammontano le risorse stanziate da Bruxelles.
Emiliano, “risorse per transizione ecologica e per lo sviluppo”
Per il presidente pugliese Michele Emiliano è “Una bella notizia. Si è concluso con successo il lavoro portato avanti dalla Regione Puglia per programmare le nuove linee di intervento legate ai fondi strutturali. Parliamo di 5,5 miliardi di euro in arrivo nella nostra regione, che saranno impiegati per sostenere la transizione ecologica, energetica e digitale, e per promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Sono risorse che destineremo a imprese, lavoratori, giovani, donne, amministrazioni territoriali e che contribuiranno concretamente allo sviluppo e alla crescita del mercato del lavoro, della conoscenza e dei saperi, dell’inclusione e della parità di genere. Con l’approvazione da parte della Commissione europea del programma regionale 2021-27 possiamo proseguire il grande lavoro di questi anni per rendere la nostra regione sempre più accogliente e attrattiva, una terra dove è bello vivere, lavorare, studiare, investire, realizzare sogni e aspirazioni”.
Fondi al settore ricerca e innovazione
La dotazione finanziaria complessiva è di 5,5 miliardi di euro, di cui 3,7 miliardi provengono da fondi Ue. Delle risorse europee, 3 miliardi sono destinati al Fesr e 782 milioni al Fse+. Secondo quanto comunicato dalla Commissione, parte delle risorse sarà impegnata nel sostegno alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione per le piccole e medie imprese, mentre l’economia verde riceverà circa un quarto della dotazione del programma.
“Siamo pronti a riprendere la corsa e possiamo farlo sulla base del forte quadro strategico che abbiamo condiviso con l’Unione europea per il nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali europei”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, sottolineando che “il quadro da definire nei dettagli dialogando con i territori e i diversi attori economici e sociali, ha un cornice con questi quattro lati: sviluppo dell’economia e il lavoro, tutela dell’ambiente per favorire la transizione ecologica, qualificazione delle infrastrutture di trasporto per migliorare i livelli di accessibilità interna ed esterna alla Puglia, incrementare l’inclusione, la partecipazione e la qualità della vita con particolare attenzione al contrasto alle nuove forme di povertà, di discriminazione e di disuguaglianza, al rafforzamento del protagonismo dei giovani, delle donne e delle fasce deboli nella società, alla qualificazione dei livelli di salute e benessere della popolazione, al contrasto del digital divide, alla riduzione dello spopolamento, alla tutela dell’identità culturale delle città, dei territori e del patrimonio culturale”.
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