- Il ministro dell’Università intervenuta a un evento a Lecce
- Creare reti per formare complementarità di offerta formativa
- Nel Next Generation EU 1 miliardo per le residenze universitarie
“Dobbiamo mettere a terra gli investimenti previsti dal Pnrr lavorando contemporaneamente su risorse e sulle riforme che vanno fatte per attrarre più giovani. Le regioni del Mezzogiorno hanno un vantaggio: i ragazzi vogliono andare all’università nel loro Paese e non da qualsiasi altra parte nel mondo. Gli atenei devono quindi trovare il modo per offrire il massimo possibile ai giovani, completando e integrando gli aspetti delle materie umanistiche con quelle scientifiche che il mondo del lavoro chiede sempre di più”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, intervenuta a un evento a Lecce.
“Scegliere dove investire”
“Non dobbiamo sprecare un euro e soprattutto bisogna scegliere dove investire: non si può fare tutto e non tutti possono fare tutto. Bisogna creare delle reti affinchè a livello territoriale si formi la complementarietà di offerta che le Università possono dare. Non c’è spazio per campanilismi”, ha aggiunto. “Oltre ai divari territoriali, a quelli di genere, a quello generazionale, a quello digitale, abbiamo un grosso problema di disallineamento tra offerta e domanda di competenze. Bisogna investire sulla formazione in maniera diversa e più consistente”, ha osservato il ministro.
I fondi del Next Generation EU
“Il Next Generation EU prevede di investire circa 1 miliardo di euro sulle residenze e consentire agli studenti di vivere la dimensione del campus cittadino, 500 milioni per le borse di studio fondamentali per gli studenti anche per muoversi. Anche gli investimenti per la ricerca sono molto legati alla formazione per dare quelle competenze che mancano al mondo del lavoro e iniziare da subito a pensare ai percorsi di formazione anche insieme all’impresa”, ha concluso Messa.