Grazie alle risorse del Pnnr e del Fondo complementare, le Regioni del Sud riceveranno poco più di 250 milioni di euro per il restyling del parco autobus. L’investimento complessivo a livello nazionale è stimato in 600 milioni di euro. Queste risorse dovranno essere spese tra il 2022 e il 2026 e sono vincolate all’acquisto di autobus a basso impatto ambientale adibiti al trasporto pubblico extraurbano e suburbano. Le amministrazioni locali potranno acquistare soltanto mezzo con alimentazione a metano, elettrica o a idrogeno.
Con quei fondi, tuttavia, si dovranno anche acquistare le relative infrastrutture di alimentazione. Il 15 per cento del budget potrà essere utilizzato per interventi di riconversione a gas naturale dei mezzi a gasolio euro 4 e euro 5. E’ una svolta green per il trasporto pubblico locale. Gli autobus da acquistare dovranno essere ecologici ma anche hi-tech e smart: dovranno, quindi, essere dotati delle attrezzature idonee per l’accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta, del sistema ‘conta-passeggeri’ attivo indipendentemente dalla rilevazione con validazione elettronica dei biglietti, dei dispositivi per la localizzazione, di videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente. Sono ammessi al finanziamento anche gli acquisti di altre attrezzature, tra cui quelle per il trasporto delle biciclette, fino al massimo del 5% del costo complessivo del veicolo.
La Regione con la quota maggiore di assegnazione di risorse è la Campania con oltre 64 milioni di euro, seguono la Lombardia con circa 61 milioni, la Sicilia con 56,5 milioni, la Puglia con 47,4 milioni, il Lazio con 47 milioni.
Il decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini è stato approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie locali e dalla Conferenza Stato-Regioni. E’ il primo provvedimento con cui inizia l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) finanziata dal Fondo complementare. Questa tranche ammonta complessivamente a 30 miliardi, di cui 9,7 miliardi di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità.