Estendere la proroga del Superbonus 110% anche alle abitazioni unifamiliari e plurifamiliari, le cosiddette villette che secondo le intenzioni del governo dovrebbero essere escluse dalla misura a a partire dal 2023. È quanto chiede il deputato messinese del M5s Francesco D’Uva che ha ribadito il concetto in un’intervista rilasciata a Carmelo Caspanello su TempoStretto.it.
“Tecnici, imprese e associazioni di categoria, a gran voce, si uniscono a questa richiesta – ha detto D’Uva a TempoStretto.it – La loro esclusione rappresenta un grave colpo per milioni di cittadini e danneggia il settore dell’edilizia. Ad oggi, in Italia, sono stati aperti oltre 46mila cantieri di cui la metà, secondo i dati Enea aggiornati a fine settembre, riguardano abitazioni unifamiliari. Numeri significativi che non possiamo ignorare e che ci spingono a riflettere su un ampliamento dell’estensione del Superbonus. È un atto di giustizia dovuto”.
Secondo D’Uva il Superbonus 110% racchiude due azioni fondamentali “l’ecologia integrale verde e l’innovazione tecnologica. Una misura che dà un impulso importantissimo all’economia del nostro Paese”. Infatti, secondo i dati del Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri (Cni) citati dal parlamentare del M5s la misura avrebbe generato 12 miliardi di euro di Pil, attivando 153 mila posti di lavoro e nel 2022 si prevedono 265 mila posti di lavoro. “Da messinese – dice D’Uva – non posso che essere felice che la Sicilia sia la prima regione del Sud per progetti di riqualificazione avviati”.
La misura ha avviato un circolo virtuoso, rilanciando il settore e senza utilizzare altro suolo ma riqualificando il patrimonio esistente. “La sua portata rivoluzionaria per i cittadini e per lo Stato non può essere limitata solo ad alcuni edifici”, dice D’Uva.