Lo Startup Weekend Messina arriva in un momento molto strano per la città. Da settimane a secco per la rottura di un tubo dell’acquedotto principale (rottura causata da una frana che minaccia gli abitanti di un’altra cittadina, Calatabiano) e con interventi partiti in ritardo, scarsa comunicazione tra gli enti preposti che non riescono almeno i primi giorni a gestire una situazione di reale emergenze. Ecco, questa città il prossimo fine settimana ospiterà il suo primo Startup Weekend. La manifestazione come è noto, permette alle persone con un’idea di realizzarla in sole 54 ore e, al termine, di presentarla davanti a un panel di investitori. Si parla quindi di creatività e impresa e, mi verrebbe da scrivere, quindi di sviluppo.
Noto un forte contrasto perciò tra lo spirito della manifestazione e il clima che si respira in questi giorni in città. E non vorrei essere azzardato ma con tutta l’umiltà di questo mondo mi verrebbe da dire che questo Startup Weekend può essere un segnale per dire che, nonostante tutto, le cose possono essere realizzate.
Scusate la predica ma mi sembrava il modo migliore per presentarvi l’intervista che ho realizzato a Giuseppe Arrigo, che, in qualità di vice presidente di Startup Messina, racconta agli ascoltatori di Start Me Up come l’associazione si sta preparando a questo evento. “Lo Startup Weekend Messina sta suscitando molta curiosità tra addetti ai lavori e non potrebbe essere altrimenti,” dice Giuseppe. “Ci aspettiamo che le idee arrivino dai settori più disparati, anche per questo motivo non abbiamo voluto dare una caratterizzazione precisa all’evento”.
Sui motivi poi che dovrebbero spingere una persona a partecipare allo Startup Weekend dice: “Secondo me dovrebbero partecipare tutti. Chi partecipa attivamente a uno startup weekend ha la possibilità di cambiare il modo che ha di affrontare i problemi e di raggiungere i propri obiettivi. Quindi – conclude – l’evento è dedicato a chi è interessato al mondo dell’impresa ma anche a chi vuole cambiare il modo di affrontare la vita di tutti i giorni”. I biglietti saranno disponibili fino al 12 novembre sul sito swmessina.it, dove troverete anche tutte le informazioni necessarie.
Altro amico che troverete in questa puntata di Start Me Up è Roberto Chibbaro, un vero e proprio vulcano di idee e iniziative, che vive e lavora a Ragusa. La sua ultima invenzione è un vlog dove settimana dopo settimana racconta la vita di uno startupper. I video vengono pubblicati qui ogni mercoledì e vi consiglio di non perderli. Altro impegno di Roberto è la sua azienda, Glifus, app catalogo per le reti vendita destinata ai piccoli operatori locali. I clienti di Roberto risiedono principalmente fuori la provincia di Ragusa, (anche) per questo motivo da qualche anno lui insieme a altri appassionati ha fondato Ragusa Digitale. Il gruppo si riunisce due/ tre volte al mese con lo scopo di rendere “Ragusa un giardino digitale”.
Da Ragusa si passa poi a Bari dove sabato si è chiusa la quinta edizione del Medimex, Salone dedicato alla musica e all’innovazione, che quest’anno ha registrato un più 20% di presenze. Tra queste non c’ero io così ho chiesto a Tonia Maffeo, country manager di Spreaker per l’Italia di raccontarmi un po’ come è andata. Tonia era lì perché Spreaker era tra i media partner e ha ospitato la webradio ufficiale dell’esposizione. Gli speaker sono stati selezionati attraverso un concorso (ricordate?) e l’esperienza è stata più che positiva. Tanti gli ospiti passati dallo stand di Spreaker e grande la professionalità mostrata da parte di Antonella De Cesare, Mario Scarcelli e Alessandro Gardesano, i tre vincitori del contest. Un bilancio più che positivo per la startup bolognese quindi che si afferma sempre più come canale dedicato a tutti coloro hanno voglia di creare una propria web radio, in Italia e nel mondo.
Due parole su Start Me Up:
C’è un sud in movimento e con Start Me Up lo racconto in radio: un appuntamento settimanale che cerca di mettere in risalto i progetti e le storie di chi scommette sulla propria idea e la porta avanti. Ho scelto la radio perché l’ho sempre reputato il mezzo a me più congeniale ed è quello che permette di creare connessioni con più facilità. Sono di Messina, ma non ho mai immaginato un programma incentrato solo sulla mia città. Sin dall’inizio l’intento era quello di raccontare quello che succede da Roma in giù, cercando di fare rete con le altre città del Sud Italia.
Posso inoltre contare sul supporto di Spreaker e Keedra, che mi danno una mano a essere presente con un podcast on-line ogni settimana.
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