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Startup, erogati 2,5 miliardi col Fondo di Garanzia Pmi
04 Set 2021 07:41

  • Il Fondo di Garanzia Pmi copre l’80% del prestito
  • Può ammontare fino a 2,5 milioni di euro per impresa
  • Il report trimestrale del Mise e di MedioCredito Centrale

Imprese e Fondo di Garanzia PMI: erogati più di 2,5 miliardi di euro erogati in favore delle imprese innovative. È quanto emerge dalla nuova edizione del rapporto trimestrale relizzato dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con MedioCredito Centrale.

L’accesso agevolato in favore delle imprese innovative

Le startup innovative, le PMI innovative e gli incubatori certificati che intendono richiedere un finanziamento bancario possono attivare la copertura del Fondo di Garanzia gratuitamente, secondo una procedura altamente semplificata. La garanzia copre l’80% del prestito e può ammontare fino a 2,5 milioni di euro per impresa.

Startup innovative

A marzo 2021, le startup innovative italiane hanno ricevuto complessivamente finanziamenti bancari per oltre di 1,6 miliardi di euro, suddivisi in 10mila singole operazioni grazie al supporto del Fondo di Garanzia per le PMI.
Dall’avvio dello strumento nel 2013, si contano quasi 6mila startup beneficiarie, per una media di circa 166 mila euro per singola operazione.

PMI innovative

Nel primo trimestre 2021 continua il trend di crescita per finanziamenti in favore delle PMI innovative. Il Fondo di Garanzia ha infatti sostenuto le imprese con oltre 1 miliardo di euro, 750 milioni dei quali solo nel 2020.

Al 31 marzo 2021 si contano 1.128 imprese beneficiarie, per un valore medio delle operazioni risultate nell’erogazione di un prestito pari a circa € 320 mila, mentre la durata media del finanziamento è di circa 52 mesi.

Nonostante le condizioni di accesso delle PMI innovative alla garanzia del FGPMI si discostino significativamente rispetto a quanto previsto per le startup innovative e gli incubatori certificati, dal 2016 anche le PMI innovative accedono gratuitamente al Fondo di Garanzia.

Distribuzione territoriale

Il Fondo di Garanzia viene utilizzato con una frequenza abbastanza omogenea a livello regionale, anche se si riscontrano scontamenti sensibili. La Lombardia vanta di gran lunga il maggior numero di operazioni e la maggior quantità di risorse mobilitate, ma anche la regione Marche vanta numeri importanti su entrambe le metriche. Lazio ed Emilia-Romagna oltre i 100 milioni di finanziamenti.

Come funziona il Fondo di garanzia

La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.

Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica

Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento. Il DL “Liquidità”, convertito con Legge 40/2020, ha profondamente modificato le modalità operative del Fondo di garanzia semplificando le procedure, aumentando le coperture e ampliando la platea dei beneficiari.

Quali soggetti garantisce

Possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (PMI), iscritte al Registro delle Imprese, e i professionisti. Il DL Liquidità ha previsto anche l’ammissibilità , limitatamente ai finanziamenti fino a 30 mila euro, di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, di soggetti che esercitano alcune delle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative e di Enti non commerciali, compresi gli Enti del terzo settore e gli Enti religiosi civilmente riconosciuti.

Il DL “liquidità” ha inoltre stabilito che, ai fini dell’ammissibilità alla garanzia, non venga effettuata alcuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale da parte del Gestore del Fondo. Per le operazioni fino a 30mila euro è prevista l’approvazione automatica da parte del Fondo: i soggetti richiedenti (banche, confidi ecc.) possono pertanto erogare i finanziamenti anche prima della delibera della garanzia.


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