Il nuovo presidente della Regione Calabria è Roberto Occhiuto. Il candidato del centrodestra ha ottenuto il 54% dei voti. La candidata del centrosinistra, Amalia Bruni, ha ottenuto il 28% mentre l’ex sindaco di Napoli e candidato indipendente, Luigi de Magistris, ha avuto il 16%. Il risultato dell’ex presidente della Regione Mario Oliverio è stato invece del 2%. Alle elezioni regionali non era previsto il ballotaggio.
In Calabria si è votato anticipatamente rispetto alla scadenza naturale perchè la presidente Jole Santelli, eletta nel febbraio 2020, è morta il 15 ottobre dello stesso anno.
Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, Roberto Occhiuto nel corso della sua vita ha svolto attività giornalistica, diventando il direttore di Media Tv. I suoi nuovi progetti, però, sembrano tutti rivolti alla politica, e l’hanno portato a candidarsi per la presidenza della Regione Calabria.
Classe ’69 e cosentino di nascita, Occhiuto già nel 1993 era consigliere comunale a Cosenza nelle file della Democrazia Cristiana. Con lo scioglimento del partito nel ’94, si sposta prima al Partito Popolare Italiano e poi ai Cristiani Democratici Uniti. Nel 2000 la svolta con l’ingresso in Forza Italia, con la quale diventa consigliere regionale in Calabria.
Secondo gli elenchi dell’Ordine dei Giornalisti, è diventato pubblicista nel 2001. Ma già subito dopo essersi laureato in Economia era diventato il direttore del gruppo Media Tv.
Già due anni dopo aver aderito a Forza Italia, però, Roberto Occhiuto ha avuto qualche problema col partito. Questo era scisso internamente, e così ha deciso di unirsi a quello che sarebbe poi diventato l’UdC, ovvero il Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini.
Così è con Casini che diventa prima vicepresidente del Consiglio regionale calabrese (2005) e poi deputato per la circoscrizione Calabria (2008). Nel 2013 si ricandida, ma il leader di partito Lorenzo Cesa prende il seggio calabrese al posto suo pur di far vincere anche il pugliese Angelo Cera. A fine anno ritorna a Forza Italia.
Quando Lorenzo Cesa vince le elezioni europee a maggio 2014, Occhiuto riesce ad entrare di nuovo alla Camera e diventa vicepresidente del gruppo di Forza Italia. Viene poi rieletto nel 2018. Quando il fratello Mario, anche lui in politica, annuncia nel 2019 di volersi candidare alla presidenza della Regione, incontra il muro di Matteo Salvini. Roberto Occhiuto dunque minaccia di dimettersi per protesta. I due fratelli torneranno sui loro passi per sostenere Jole Santelli, poi vincitrice delle elezioni.
La candidatura alle regionali di quest’anno è arrivata poco dopo la sua nomina a capogruppo di Forza Italia. Al suo fianco sei liste, tutte di partiti politici (tranne quella del presidente): Cambiamo! Con Toti – Coraggio Italia, Forza Italia, Fratelli D’Italia, Lega, Noi Con l’Italia e Udc.
Occhiuto in merito alla propria candidatura ha dichiarato di voler lavorare sulla sanità in regione e porre fine al commissariamento che va avanti dal 2010 a causa di un debito di 187,5 milioni di euro. Sulla questione incendi in un intervento su Rete 4 ha affermato: “Il mio governo regionale dovrà fare prevenzione“. Ha poi puntualizzato: “Ci sono tecnologie che oggi consentono di individuare, ad esempio attraverso i droni con i termoscanner, un focolaio nel momento in cui si genera”.