- Il dibattito politico affronta la questione delle tavolate e delle discoteche
- Dal 21 giugno tutta l’Italia, tranne la Valle d’Aosta, in zona bianca
- Da oggi vaccinazioni per tutti dai 12 anni in su
Il 21 giugno tutte le regioni, forse ad esclusione della Valle d’Aosta, saranno in zona bianca. Ma già nel prossimo step Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto dovrebbero entrare nella fascia più sicura (Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna) mentre il 14 giugno toccherebbe a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento.
La questione “tavolate”
Intanto, nelle prossime ore sarà affrontata la questione delle “tavolate”, argomento al centro del dibattito politico con le regioni e una parte della maggioranza che vorrebbero misure meno restrittive: al momento sono vietate e nei ristoranti ci si può sedere al massimo in quattro al tavolo. Ma da un incontro al Ministero della Salute in programma oggi potrebbe essere dato il via libera alle tavolate all’aperto mentre il ministro Roberto Speranza spinge ancora sulla “gradualità” e vuole evitare che al chiuso si possano creare rischiosissimi assembramenti ai tavoli.
Il tema delle discoteche
Ma la questione tavolate non è l’unica da risolvere e forse neanche la più urgente: all’ordine del giorno anche il tema delle discoteche, come ricorda il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Non possiamo permetterci di approcciare il problema come lo scorso anno – ha detto – dobbiamo essere coerenti e seri, le discoteche vanno riaperte per poter andare a ballare e socializzare”.
Vaccini per tutti da oggi
Intanto da oggi parte la campagna vaccinale estesa a tutti, senza limiti di età e categoria nelle prenotazioni, compresi i ragazzi dai 16 anni in su.
Somministrazioni anche in azienda
Si parte, intanto, con i vaccini nelle aziende: 812 punti di somministrazione – coinvolti anche i colossi di Leonardo, Tim ed Enel – per gruppi di imprese, banche e assicurazioni. Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni invita però innanzitutto a considerare “i lavoratori esposti maggiormente al contagio” che sarebbero quasi 7 milioni.
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